“Le Ferrovie dello Stato non abbandonino il Friuli Venezia Giulia”. Sono le parole di un’interrogazione bipartisan il cui primo firmatario è Ettore Rosato (Pd). Nell'atto, sottoscritto dai deputati Alessandro Maran, Ivano Strizzolo, Carlo Monai, Angelo Compagnon e Roberto Antonione e indirizzato al ministro alle infrastrutture, Altero Matteoli, viene contestata la riorganizzazione territoriale delle FS, a seguito della quale “si assiste alla scomparsa dei centri direzionali strategici dal Friuli Venezia Giulia. Nonostante l'attività merci sia tra le più rilevati in ambito nazionale – prosegue il documento – per la presenza dei poli industriali, dei valichi con Austria e Slovenia, di 3 porti regionali e dello scalo di Cervignano, in Friuli Venezia Giulia è rimasto un unico centro direzionale del traffico merci, a Udine”. I deputati chiedono a Matteoli che “i centri decisionali delle Ferrovie dello Stato in Friuli Venezia Giulia non subiscano un ulteriore impoverimento e di assicurare un direttore regionale e un direttore commerciale pienamente responsabili, in grado di studiare il mercato, di impostare un dialogo con istituzioni e imprese e di interfacciarsi proficuamente – conclude l'interrogazione – con la sede centrale”.
