lunedì, 23 Dicembre 2024

Svelati gli interni dell’Hilton Rome Eur La Lama

Dietro i 130 metri di vetro nero trasparente, che si sviluppa in altezza per 16 piani e con una fiancata elegante e sottile, si cela il nuovo Hilton Rome Eur La Lama: spazi regolari e al tempo stesso maestosi, caratterizzati dalle forme semplici e lineari che l’Arch. Fuksas ha riportato anche all’interno, dove la storia di Roma e la forte connotazione contemporanea hanno dato vita al concept dell’interior design curato dallo Studio Lorenzo Bellini.
La grande hall, affacciata su viale Europa, darà il benvenuto agli ospiti in tutta la sua imponenza: lo sguardo si perde fino al 16° piano, un immenso volume vuoto alto 60 m, su cui affacciano i ballatoi dei piani come fossero sospesi, tutto da ammirare anche dai 6 ascensori panoramici in vetro, soffermandosi su dettagli architettonici, di design e arte, unici nel loro genere, dalle scenografiche pareti, sviluppate per l’intera altezza, alla pavimentazione in vero marmo statuario, dagli arredi di design alle opere d’arte.
Ai diversi piani, la luce radente colpisce le pareti in tinta carta da zucchero e la moquette realizzata a bande intrecciate di colori alterni, creando un effetto di luce indiretta molto riposante. Gli ingressi delle camere sono scanditi da carabottini appositamente disegnati, realizzati in essenza di noce americano, con un pattern ad intreccio che omaggia il design italiano dei primi del 900.
Nella progettazione delle 439 camere è stata privilegiata la forte trasparenza tra gli ambienti. L’obiettivo è rendere il più possibile permeabili le aree interne, enfatizzando la forte comunicazione tra camera da letto e bagno, creando in un unico ambiente, una soluzione di continuità tra l’esterno che permea dalle grandi vetrate e l’interno del comfort domestico.
Il pavimento delle camere è un parquet in noce scuro con spina ungherese; gli arredi, le lampade, i desk e gli imbottiti sono stati tutti realizzati su disegno dello Studio Lorenzo Bellini, salvo le poltroncine degli scrittoi. Per realizzare le carte da parati delle camere, sono stati selezionati 3 colori principali e 3 secondari, tono su tono, alternati per sottolineare l’effetto di ombreggiatura della luce che entra in maniera preponderante dalle grandi vetrate: rosso/mattone, verde bosco/verde salvia e blu/carta da zucchero.
Tutta la falegnameria è stata realizzata su misura in finitura nero opaco; gli imbottiti delle camere sono in velluto e giocano a contrasto con i colori delle pareti; le testate dei letti, così come le panche fondo letto, sono in ecopelle esattamente nella stessa tinta delle pareti su cui poggiano, con degli specchi tondi al di sopra dei letti.
L’effetto color block in questo caso è netto ed evidenziato da una strip led che sottolinea il perimetro della testata, staccandola dal fondo della parete. Le tende black out sono l’unico elemento decorativo a pattern, con un motivo ad intreccio e variano nelle sfumature di tinta a seconda del colore della camera. I bagni sono travertino chiaro e hanno un piano lavabo con vasca realizzata in blocco unico, in nero marquinia. Le luci creano un ambiente caldo, teatrale e riposante.
Al 16° piano le suite, che seguono lo stesso approccio con il binomio blu/carta da zucchero come colore dominante: le tende in velluto dello stesso colore creano un effetto scatola e ben si sposano con i lambris grissinati neri e la falegnameria in noce americano fiammato, con le lampade decorative, tutte disegnate su misura. Gli spazi sono ancora più imponenti nella Presidential Suite, che si sviluppa su due piani, con pezzi unici del design d’epoca italiano d’inizio secolo e una terrazza esterna arredata per godere della vista incredibile su Roma.
Il colore è il leit motiv di tutte le camere dell’Hilton Rome Eur La Lama, guidando la definizione degli ambienti, con richiami policromi agli affreschi pompeiani e alle scale cromatiche della pittura dei grandi maestri italiani del secolo scorso – Sironi, Donghi, Campigli, Casorati e molti altri –, secondo il metodo cromatico del color block: è la più antica tecnica di abbinamento cromatico, che combina un attento utilizzo di singoli colori in diverse tonalità, miscelandoli in contrasto tra loro in un ensemble armonioso e unico, un linguaggio compositivo che prende le mosse dal mondo dell’arte classica con gli affreschi pompeiani, passando attraverso le sacre rappresentazioni medievali, per raggiungere la sua massima espressione nell’arte contemporanea della prima metà del 900.
Al piano terra, lo spazio della hall è la zona di filtro che permette di accedere a tutti gli ambienti comuni: proprio di fronte all’ingresso si nota il lounge bar, dall’atmosfera calda e conviviale, grazie ai toni caldi del parquet a spina ungherese in noce scuro e la scatola blu notte delle pareti e del soffitto, realizzato in cassettoni e tempestato di sfere luminose cristalline dalle sfumature ocra e bronzo. Qui diventa protagonista il bancone di circa 13 m di lunghezza, completamente rivestito in marmo naturale Emperador, con un top realizzato in marmo nero assoluto.
All’interno del lounge la Library, uno spazio caratterizzato da una grande libreria lignea in finitura nera, che crea una parziale divisione tra gli ambienti e accompagna l’ospite verso il ristorante: da un portale in marmo nero marquinia si accede all’ambiente dal colore verde profondo, con soffitto a cassettoni e sfere luminose cristalline in ocra e bronzo, con un imponente pavimento realizzato in un gioco di 6 marmi spinati posati sfalzati – statuario, calacatta bianco, calacatta oro, verde Guatemala, verde Alpi, nero marquinia. Al centro della sala il grande buffet, con isola in marmo e grande lampadario d’epoca, circoscritto da un volume morbido realizzato in legno grissinato dello stesso verde, con tavoli e sedute disegnati ad hoc, boiserie perimetrale scandita da lesene e applique di design che incorniciano grandi quadri, come fossero finestre con vista, realizzate con l’antica tecnica del papier peint su carta e china seppiata.
Importante, l’area dedicata a riunioni ed eventi, con business center, executive lounge e sale modulari dotate delle più moderne tecnologie: dal lato opposto del ristorante, passando per la hall, si attraversano nuovi spazi comuni, primo fra tutti il grande disimpegno della scala monumentale a sbalzo rivestita in marmo verde Alpi, che collega il piano terra al foyer del piano sottostante e alle 4 sale riunioni, affacciate sul dehor della Nuvola, da ammirare grazie alle ampie vetrate.
Al piano inferiore, il foyer del centro congressi caratterizzato da un pavimento a bande rigate con posa diagonal, con effetto marmo verde e bianco. L’intero ambiente è ricoperto da un lambris grissinato, con una piccola zona lounge arredata; due grandi ring luminosi a soffitto, con un vetro effetto plissettato, definiscono lo spazio, che sarà facilmente trasformabile in funzione delle diverse esigenze.
Al 15° piano, poi, la sorpresa di un ristorante con bar, in fase di realizzazione, con vista a perdita d’occhio e, dall’altro lato, la spa con fitness center e una terrazza.

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