venerdì, 22 Novembre 2024

Fiavet a Sangiuliano: bene biglietto nominale per Colosseo ma ora serve percorso condiviso

Fiavet-Confcommercio ha scritto al Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, apprezzando il suo intervento nella questione della biglietteria del Colosseo, che dal 18 ottobre diviene nominale, rispondendo  a molteplici sollecitazioni operate fin da maggio scorso della Federazione. La  situazione era ormai insostenibile perché, pur riempiendo i formulari online non si riusciva mai a concludere la transazione, e ci si trovava costretti a rivolgersi al secondary ticketing. La scelta del biglietto nominale impedirà ai servizi di biglietteria del Parco Archeologico del Colosseo di essere acquistati dai bot delle piattaforme online per poi essere rivenduti a prezzi triplicati e sul rispetto delle nuove regole Fiavet-Confcommercio assicura massima attenzione. Bisognerà tuttavia pensare a una linea dedicata per il mondo del turismo organizzato per acquisti plurimi, nel caso di gruppi, attraverso un canale dedicato e con quote proporzionali alle necessità delle imprese. Se non fosse così, si comprometterebbe l’obiettivo del Piano Strategico Nazionale del Turismo del Governo, che ha attribuito agli operatori incoming un ruolo strategico nel vendere l’offerta del ‘patrimonio culturale Italiano’.

Nella lettera Fiavet-Confcommercio rammenta anche la tematica tuttora irrisolta   del diniego  al rimborso  pecuniario dei voucher Covid di Coopculture (gestore del Parco Archeologico del Colosseo), voucher emessi a favore delle agenzie di viaggio che avevano comprato biglietti per il Colosseo quando questo rimase chiuso durante la pandemia.
Fiavet-Confcommercio ha infine rinnovato al Ministro della Cultura la richiesta  di un’interpretazione autentica o modifica del Codice Urbani per consentire alle aziende del turismo che commercializzano attrazioni archeologiche, storiche e artistiche, di poter far uso  gratuito di immagini iconiche dei beni culturali italiani più preziosi per la realizzazione di materiali promozionali indispensabili alla commercializzazione di pacchetti  turistici, sempre nei limiti del rispetto di immagine che questi beni impongono.

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