giovedì, 28 Marzo 2024

Fiavet Lazio, Costanzo: ‘Le Associazioni sono un valore insostituibile’

Il presidente Costanzo replica all’editoriale di De Negri

Andrea Costanzo, presidente Fiavet Lazio, replica ad Angelo De Negri, presidente della Bmt, che nel suo ultimo editoriale rivolge un'aspra critica alle Associazioni di categoria. "Nell'articolo – ha spiegato Costanzo – De Negri afferma che, trovandosi nei panni di un imprenditore di adv, preferirebbe aderire ad un network piuttosto che ad un'Associazione, giudicando quest'ultima inutile. Nello scritto, nonostante si possa cogliere una sollecitazione alla maggiore coesione associativa, che rafforzerebbe la voce dell'imprenditoria turistica si leggono contenuti discutibili, non aderenti alla realtà. Network e Associazioni coesistono nel mercato turistico, spesso nelle medesime imprese, perché con caratteristiche complementari ma non interscambiabili. Vorrei spendere una parola a favore delle Associazioni di categoria – ha aggiunto – che svolgono un lavoro istituzionale, spesso nascosto, ma necessario alla vita delle imprese. Solo l'organismo associativo può svolgere il lavoro di rappresentatività politica e sindacale nei confronti delle istituzioni, fondamentale per la tutela della categoria. Solo l'Associazione può affiancare le imprese nel confronto costruttivo per gli Studi di Settore per il contenimento delle tasse alle nostre imprese; nella definizione dei livelli salariali nella contrattazione collettiva nazionale e territoriale; nella lotta all'abusivismo in ogni sua forma. L'Associazione porta in luce il proprio lavoro e aumenta la propria attività proprio nei momenti di forte crisi, nell'affiancare le aziende in difficoltà, dando consigli appropriati. La Fiavet Lazio ha lavorato assiduamente per tutelare e difendere i colleghi in difficoltà, spingendo dapprima in sede istituzionale perché le imprese del settore rientrassero tra quelle beneficiarie di aiuti, agevolazioni, bandi, ammortizzatori etc; successivamente assistendo le imprese e i titolari nei processi di riorganizzazione strutturale e gestionale, con formazione adeguata, assistenza dedicata e supporto emotivo, salvando talvolta Azienda e posti di lavoro. Tornando all'articolo – ha concluso Costanzo – ciascuno è libero di associarsi o non associarsi a qualsiasi organismo, ma, sebbene nutra stima per alcuni network, meno per altri, solo nel caso delle attività dell'Associazione di categoria possiamo affermare che, se questa non ci fosse, si dovrebbe creare. Allora guardiamo all'Associazione con occhi diversi, riscopriamo i veri presupposti che sono propri dell'associarsi, viviamo questo organismo che è di tutti ed è per tutti, nato per essere utilizzato, nato dalla spinta aggregativa democratica, non da progetti imprenditoriali. Chiediamoci infine perché le nostre Associazioni siano meno forti e ottengano meno risultati di altre esperienze in altre categorie. Scopriremo che la colpa non è dell'Associazione o dei presupposti che ne danno valore, ma dell'interpretazione errata che molti danno e del modo sbagliato di porsi dinnanzi al grande ruolo che l'Associazione svolge nell'interesse di tutti".

 

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