I segreti, i misteri e gli aneddoti dei Musei Vaticani, la struttura museale al terzo posto tra le più visitate al mondo, sono raccontati nel volume “Musei Vaticani Arte – Storia – Curiosità”, a cura di Sandro Barbagallo, presentato alla presenza del direttore dei Musei Antonio Paolucci, del direttore di Focus Storia Jacopo Loredan e dell’attore Gigi Proietti.
Nel libro si parla anche dei laboratori di restauro dove dal 1923, si lavora per ridare voce e colore non solo alle opere custodite nei 7 chilometri di gallerie dei Musei, ma anche a tutti capolavori dei Palazzi del Papa, delle chiese, delle nunziature apostoliche. Al lavoro vi sono 60 operatori, più decine di collaboratori esterni, divisi per sezioni: pitture, marmi, carta, ceramiche e metalli, arazzi e polimaterico. “Ma dobbiamo stare attenti, perché il maggior pericolo per le opere sono proprio i restauratori” ha detto Guy Devreux, responsabile del Laboratorio sui marmi.
“Oggi – ha proseguito – siamo fortunati perché qui abbiamo a disposizione tutte le tecnologie all’avanguardia, dalla diagnostica alla nanotecnologia ai materiali di ultimissima generazione. Si lavora scambiando esperienze e scoperte. Ma soprattutto agli elementi chimici qui ai Vaticani preferiamo sostanze naturali, olii essenziali e materiali atossici, che rispettino anche l’ambiente e l’uomo”.