Amatrice risorge dopo il sisma puntando sulla cucina

Far tornare in vita le principali attività di ristorazione di Amatrice dopo il sisma del 24 agosto 2016 puntando su ciò che l’ha resa celebre: la sua cucina. L’Area Food di San Cipriano, voluta dal Comune e realizzata grazie alle donazioni raccolte da Corriere della Sera-RCS e La7, con risorse dello stesso Comune di Amatrice e il sostegno della Regione Lazio, ha aperto i battenti il 29 luglio dando ospitalità ad 8 storici ristoranti del luogo.

I locali, che ospiteranno anche la mensa per la nuova scuola, sorgono intorno a uno spazio pubblico aperto, una piazza alla quale bisognerà dare anche un nome e che ospiterà l’installazione temporanea in legno chiamata ‘Radura’, già installata nel chiostro dell’Università di Milano e costituita da un cerchio di 350 colonne cilindriche raffiguranti un bosco artificiale.
Per quanto riguarda i singoli ristoranti: i moduli hanno diversa capienza e metratura, da 95 a circa 400 metri quadrati, a seconda delle richieste dei ristoratori che sono stati coinvolti in tutto il processo di progettazione e realizzazione delle strutture.
Tra le otto attività che rinasceranno c’è anche il ‘Ristorante Roma’, storico complesso dell’omonimo Hotel, crollato con il sisma e delocalizzato nello spazio più ampio dell’Area Food, circa 400 mq. Ma ci sono anche il ristorante ‘Da Giovannino’, ‘Pica Patrizia’, ‘Ma-Tru’, ‘La Conca’, ‘Il Castagneto’, ‘Mari e Monti’ e ‘Serafini Franco’.

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