A Genova il turismo cresce grazie agli stranieri

Negli ultimi 20 anni il turismo a Genova è raddoppiato. A renderlo noto il rapporto sul settore della Cciaa di Genova che analizza il periodo dal 1995 al 2015. Secodo il rapporto in questi 20 anni gli arrivi sono cresciuti del 101% nel capoluogo  del 57% in provincia. Crescono meno, invece, le presenze, che si attestano a +66% nel comune e del 21% in provincia.

Il totale delle presenze straniere passa da 729.759 nel 1995 a 1.523.613 nel 2015 (+108,8%). Le prime cinque nazionalità di provenienza sono sempre le stesse ma la Francia, col 12% nel 2015, contro il 9% del 1995, supera la Germania che oggi è al 10% mentre nel ’95 era al 16% (Repubblica Federale Tedesca); seguono Usa, col 10% (contro il vecchio 12%), la Svizzera al 9% (invariata) e il Regno Unito con l’8% (era al 7%).

A livello provinciale primeggiano il capoluogo (53% degli arrivi e 44% delle presenze) e i comuni rivieraschi (44% degli arrivi e 51% delle presenze) mentre l’entroterra resta marginale (3% arrivi e 5% presenze).

Relativamanete al panorama regionale, nel 2015 gli arrivi e le presenze di turisti nelle strutture ricettive sono cresciuti (sul 2014) rispettivamente del 7,9 e del 6,3% e la durata media del soggiorno si è attestata a 3,3 giornate.

Inoltre, l’indagine campionaria della Banca d’Italia sul turismo internazionale fa registrare una crescita della spesa dei turisti stranieri in Liguria del 7% contro il 3,8% nazionale.

“Sono arrivata a Genova 19 anni fa – spiega Mafalda Papa, alla guida degli albergatori del capoluogo ligure – e allora il personale alberghiero genovese a luglio e agosto andava in ferie. Ora tutto è cambiato. Sono diminuiti gli italiani ma gli stranieri sono cresciuti e oggi luglio e agosto sono mesi di buon traffico. È anche salita, oltre le due notti, la permanenza media. Il turismo, insomma, insieme al porto, è uno tra i settori che mostrano un trend positivo”.

 

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