A Caltabellotta la Sacra Famiglia in un’antica grotta sicana

Anche quest’anno a Caltabellotta, per la trentesima edizione, ritorna il presepe-spettacolo con settanta personaggi impegnati a rievocare il miracolo della Natività. E in questo 2024, Caltabellotta Città Presepe è dedicata al tema del viaggio e delle origini nell’Anno delle Radici italiane nel mondo, pensando ai tanti che, anche da questo borgo, sono partiti e magari hanno raccontato vicoli e cappelle ai nipoti e pronipoti che oggi vorrebbero conoscere la terra degli avi.

Giovedì 26 e venerdì 27 dicembre, poi sabato 4 e domenica 5 gennaio, sempre dalle 17 alle 22, si ricrea la magia: settanta personaggi, tra attori professionisti e residenti, porteranno in scena il miracolo della Natività tra le stradine del paese, dove le vecchie case contadine scavate nella roccia tornano indietro di un secolo e mezzo, ricreata tra musica, teatro e luci. Le scene sono quelle classiche del presepe: gli artigiani, le massaie, i bambini, impegnati in questo grande affresco del mondo contadino, abbracciato all’Eremo che pare proteggerlo dall’alto.

Per il terzo anno di seguito, sono molto attesi gli attori della Savatteri Produzioni, guidati da Marco Savatteri, che proporranno una nuova e originalissima novena, al fianco di tanti altri artisti provenienti da ogni parte dell’Isola.

Caltabellotta Città Presepe è riuscita a creare un vero format a cui lavorano le cinque associazioni culturali del borgo; da tre anni ha come partner Le Vie dei Tesori, che ha inserito Caltabellotta tra i Borghi dei Tesori, ed è tra i piccoli comuni più visitati del festival.

Tra le antiche e strette viuzze dell’antico centro abitato, dove si srotoleranno gli spettacoli itineranti della Compagnia Aromi di Sicilia e della compagnia Julia, degli attori Gianleo Licata e Alessia Cattano, i piccoli affreschi dei Sognattori; Lidia Fortunato e il gruppo dei Cunto e Cantu si dedicheranno invece alle novene e ai canti della tradizione popolare siciliana. A questo percorso teatrale diffuso si unisce anche l’Olio Folk Fest con un folto programma di laboratori sensoriali e degustazioni guidate, uno stand espositivo, visita ai frantoi della zona e showcooking degli chef Pietro e Sergio Cortese.

E non è tutto, perché ci sarà anche un presepe nel presepe. Roberto Vanadia non è solo un appassionato presepista e un etnografo puntiglioso, ma soprattutto un artista straordinario di etnoplastica iscritto nel REIS, il Registro delle Identità immateriali siciliane. Nella chiesetta di Maria Santissima del Fervore, nella frazione di Sant’Anna – che è già uno spettacolo visto che, oltre a antichi mosaici romani, custodisce uno dei presepi napoletani più antichi dell’Isola, voluto dagli Alliata – Vanadia ha creato Il piccolo teatro della memoria, rappresentazione scenica delle attività quotidiane e dei mestieri della Sicilia contadina di fine ‘800, la stessa da cui partirono intere famiglie in cerca di un futuro migliore di quello che potevano offrire questi monti. Ci sono i pastori con le greggi, i venditori, le comari, il “mercato” e la “piazza universale”, l’abitazione del massaro con la madia dove riposano piatti e bicchieri, le imposte di legno e i muri di tufo, persino le gronde in terracotta delle case di un tempo: tutto ricostruito con cura infinita, particolare dopo particolare, tegola dopo tegola, una foto sbiadita in scala 1:10.

L’ingresso a Caltabellotta Città Presepe è a numero chiuso. Sul sito www.leviedeitesori.com è possibile prenotare il coupon (5 euro) scegliendo la data preferita e l’orario di ingresso, fino ad esaurimento posti.
Previste due fasce: alle 17, e fino alle 19.30, e alle 19.30, fino alle 21.30.

Per informazioni: Pro Loco di Caltabellotta 09251915107.

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