Con 327 mila presenze registrate in quest’ultima edizione, tremila in più rispetto al 2006, il Salone nautico di Genova si conferma un evento fondamentale per la ricaduta e l’indotto sul tessuto economico della città. Nei dieci giorni della manifestazione fieristica, alberghi e ristoranti del centro erano tutti al completo, con un’affluenza in aumento rispetto all’anno precedente. Pienone che però non ha raggiunto le zone del ponente e del levante cittadino, dove i turisti sono andati in prevalenza nei giorni canonici del week end. "Quest’anno ci sono stati meno problemi al traffico e la partecipazione di ristoranti ed esercizi commerciali con un orario di lavoro prolungato e l’apertura domenicale – spiega la presidente di Confesercenti Genova e Liguria, Patrizia De Luise – ha contribuito a dare l’idea di una città aperta". Se si lavora insieme, si può creare un tessuto di accoglienza migliore per chi arriva a Genova, ricorda De Luise, iniziando magari da una maggiore tolleranza verso gli automobilisti che nei giorni della Fiera non riescono a trovare un parcheggio. "Si potrebbe pensare ad un ‘pacchetto Salone’ – continua De Luise – offrendo ai turisti che arrivano in aereo o in treno la possibilità di trovare un’auto". Le iniziative collaterali organizzate per questa 47/ma edizione del nautico, non hanno precedenti, commenta Antonio Ornano di Ascom-Confcommercio di Genova. "L’adesione in massa di tante piccole e micro aziende per organizzare eventi straordinari in occasione del Salone – continua Ornano -, testimonia la volontà di provare a fare un investimento a medio lungo termine, tenendo conto che un’apertura prolungata o domenicale per gli esercizi più piccoli è un grosso sacrificio economico". L’obiettivo è intercettare il turista che si trattiene un paio di giorni a Genova e fare in modo che torni a visitare la città. "Deve essere un’azione congiunta, parte di un sistema comune – conclude Ornano -. L’apertura dei negozi per il salone è una comunicazione per il turista che torna. E deve diventare l’occasione per aumentare l’indotto delle imprese commerciali".