Il nuovo piano industriale di Alitalia non si conosce ancora ma, alla vigilia della presentazione, c’é già chi è pronto a contrastarne, con forza, gli effetti. Le istituzioni lombarde, dalla Regione al Comune di Milano alla Provincia, in uno slancio bipartisan si scagliano contro il progetto che potrebbe prevedere una riduzione delle attività della compagnia aerea su Malpensa. Lo scalo, che nel corso del 2006 ha visto crescere il traffico passeggeri del 10,9% e, nella prima metà del 2007, dell’11%, è divenuto ormai un punto di forza per il trasporto aereo nazionale e, per questo, è appetito anche da diverse società internazionali. Pertanto, qualora, da parte di Alitalia, vi sia una diminuzione delle rotte in partenza e in arrivo nell’hub varesino, il presidente della Regione Roberto Formigoni, si dice “pronto a sostituirla” tanto che “ci sono contatti in molte direzioni: le compagnie internazionali sono pronte a coprire quei posti lasciati liberi da Alitalia nel Nord”, pure su destinazioni di particolare peso. Se il piano industriale confermerà le indiscrezioni, aggiunge infatti Formigoni, “Alitalia non deve dormire sonni tranquilli sulle sue rotte d’oro. Siamo interessati ad una trattativa di sistema con un operatore: Alitalia non è la sola padrona dei suoi slot” e, in caso venga trovato “un accordo globale” con questo operatore, ha concluso Formigoni, “siamo pronti a favorire il suo ingresso in Italia, anche sulla rotta Milano-Roma”.