Il Senato ha dato via libera alle cinque mozioni, presentate da altrettanti gruppi parlamentari, sull'aeroporto di Malpensa. Tutte le mozioni, accolte dal governo con modifiche più o meno incisive, impegnano l'esecutivo a promuovere uno sviluppo infrastrutturale dello scalo aeroportuale di Malpensa. Il vice ministro alle Infrastrutture, Roberto Castelli, ha chiesto ai gruppi proponenti (Pd, Idv, Pdl, Lega, Udc-Svp-Io Sud e Autonomie) di modificare le rispettive mozioni in direzione di un impegno dell'esecutivo a "promuovere" o tutt'al più a coordinare iniziative di sviluppo che devono necessariamente far capo ad altri soggetti. E' il caso delle modifiche tariffarie o dell'intervento dirigistico sulla destinazione d'uso degli scali. "Non ho accolto la richiesta di riduzione delle tariffe, recentemente aumentate dal Cipe – ha detto Castelli – perché attraverso queste le aziende tariffarie fanno gli investimenti e poi siamo in un regime tariffario inferiore alla media europea. Siamo invece impegnati ad affrontare la materia delle infrastrutture aeroportuali – ha commentato Castelli – nel rispetto dei principi di concorrenza, come prevede il quadro giuridico dell'Ue e, in questo quadro, ogni aeroporto cerca di attrarre traffico in un regime concorrenziale di liberalizzazione del traffico aereo. Questo sistema ha portato certamente ad un'eccessiva frammentazione aeroportuale, che fra l'altro in Lombardia è particolarmente delicata". Il vice ministro si è mostrato prudente anche riguardo all'ipotesi di un'iniziativa dirigistica da parte dell'esecutivo sulle destinazioni finali dei singoli aeroporti (passeggeri, merci o altro).