Sono di Girolamo Romanino, il più originale pittore della Scuola Bresciana del Cinquecento, i tre monumentali strappi da affresco raffiguranti Capitani di ventura che campeggiano sulle pareti della Galleria della Casa del Podestà di Lonato del Garda (Bs), museo riconosciuto da Regione Lombardia. Acquistati da Ugo Da Como negli anni Venti del Novecento, erano attributi al pittore bresciano Floriano Ferramola: ora si confermano opere giovanili di Girolamo Romanino (Brescia, 1484 circa – 1566 circa).
L’attribuzione, che conferma ciò che gli studiosi di Storia dell’arte ritenevano da molto tempo, è stata resa possibile dai lavori di restauro della Galleria e di quanto in essa contenuto, recentemente conclusi, i più importanti operati finora all’interno della casa museo. I lavori conservativi sono stati realizzati grazie alla sponsorizzazione della Società Green Up, che li ha interamente finanziati.
“Desidero esprimere le mie più sincere congratulazioni alla Fondazione Ugo Da Como, in particolare al collega professor Antonio Porteri e alla dottoressa Giovanna Nocivelli, per un restauro che rende ancora più suggestivo il ‘Museo Casa del Podestà”, commenta l’assessore all’Autonomia e Cultura di Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli.
Questo ambiente è di fatto il biglietto da visita, la tacita promessa rivolta al visitatore di quali meraviglie – compendio di cultura, storia e bellezza – egli potrà ammirare nel suo viaggio all’interno della casa-museo di Ugo Da Como, personaggio assai importante della cultura politica bresciana e italiana tra il secolo decimonono e il ventesimo secolo.
La Galleria è il grande vestibolo d’accesso della cosiddetta ‘Casa del Podestà’, dimora del Senatore Ugo Da Como, oggi Casa Museo. La visita guidata consente di ammirare oltre 20 stanze interamente arredate, secondo i dettami del gusto dell’alta borghesia tra Ottocento e Novecento, di questa che è una vera e propria casa-biblioteca. Anche la Galleria conserva, all’interno dei mobili antichi che ne costituiscono l’arredo, 850 volumi a stampa, parte di quell’insieme incredibile – 50.000 titoli – che rendono la Biblioteca della Fondazione Ugo Da Como una delle più importanti, private, in Italia settentrionale.
La Galleria è la prima sala che i visitatori incontrano. Sulle pareti spiccano oltre settanta stemmi delle più importanti casate bresciane che diedero un Podestà a Lonato tra il XV e il tutto il XVI secolo. Prima di essere la casa del Senatore Ugo Da Como, questo edificio fu la sede del rappresentante della Repubblica di Venezia su questi territori di terraferma.
Elemento di grande interesse all’interno di questo grande cantiere di restauro è stato il recupero conservativo di tre grandi strappi da affresco acquistati da Ugo Da Como negli anni Venti del Novecento con l’attribuzione al pittore bresciano Floriano Ferramola: ora riconosciuti come i primi databili con certezza all’interno del catalogo di Romanino, risalgono al 1508-1509 e appartengono a un ciclo molto noto nella Storia dell’Arte bresciana, quello eseguito per il Castello degli Orsini di Ghedi (Bs). www.roccadilonato.it