“Oggi la cultura serve soprattutto per i cittadini. Per il suo potere taumaturgico di tenere insieme una comunità e i suoi abitanti, oggi giustamente incerti sul futuro. Per questo con il sindaco Emilio Del Bono abbiamo deciso di candidare le nostre città, Bergamo e Brescia, a Capitale italiana della cultura 2023”. A raccontarlo, il primo cittadino di Bergamo, Giorgio Gori, intervenendo al Festival delle città 2020.
“Una scelta – spiega Gori – nata dal bisogno di ricucire elementi fondanti delle nostre comunità intorno a un principio di identità comune. Per questo il parlamento ha riconosciuto all’umanità in deroga la validità della candidatura. Questo-prosegue Gori-ci consente di tracciare una linea di orizzonte. Quando parli di cultura-spiega-non parli solo di musei, ma di tessuti produttivi, di associazioni, corpi intermedi. Parli di valorizzare le città nella loro interezza. Dopo la nomina ufficiale,”ora uno dei temi su cui stiamo ragionando è la cura. Ovvero come la cultura sia da lenimento delle ferite”.