Diciannove richiedenti asilo sono stati trasferiti all’hotel Bellevue di Cosio Valtellino da una struttura di Ardenno (Sondrio), gestita da una cooperativa risultata da tempo inadempiente col proprietario dell’immobile.
Il titolare dell’albergo, Giulio Salvi, in passato al centro di pesanti minacce, al momento dava accoglienza a 70 richiedenti asilo. Ora, coi nuovi arrivi disposti dalla Prefettura di Sondrio, il numero sale a 89.
“Da oggi – dice l’albergatore – chiudo l’hotel e il ristorante. L’intera struttura, dopo 47 anni, sarà riservata esclusivamente a dare ospitalità ai migranti. La gente del posto è sempre più rara a ai tavoli del ristorante dell’hotel. Storce il naso nel vedere gente di colore – aggiunge – e anche i clienti di passaggio e i turisti sono sempre di meno. Colpa pure della crisi. Lo stesso per il dormire con la clientela di fuori provincia, in forte diminuzione da anni, e le prospettive non sono certo rosee con la prossima apertura della nuova variante della statale 38 e le politiche sbagliate in tema di eventi da proporre ai villeggianti.
L’ospitalità ai migranti, invece, mi dà lavoro e reddito. Oggi ho 10 persone occupate e i miei fornitori sono contentissimi per gli ordinativi e la puntualità nei pagamenti. Prima stavo affondando nei debiti, mentre da 3 anni mi sono risollevato anche se questa gestione non è solo rose e fiori, come qualcuno crede erroneamente, pur incassando fra i 60 e i 70 mila euro al mese per questa impegnativa attività”.