Dopo le recenti tragedie della neve, l’amministrazione comunale di Livigno ha deciso di istituire un’apposita commissione di esperti per valutare l’opportunità di introdurre nuove misure di prevenzione e repressione degli incidenti in montagna. In particolare si sta valutando la possibilità di installare lungo i pendii innevati anche dei semafori per segnalare ai numerosi turisti, anche stranieri, le aree più a rischio di caduta slavine, il divieto di passaggio e l’eventuale temporanea chiusura, per ragioni di sicurezza, di impianti di risalita nel caso di minaccia di slavine. Si potenzierà inoltre la vigilanza per fermare e punire chi si dovesse avventurare nel fuoripista in periodi di assoluto divieto, come quello di questi giorni nei quali l’indice del rischio di distacco anche spontaneo di masse di neve è elevato. Intanto sulle nevi di Chiesa in Valmalenco – Palù, come in altre tre località sciistiche della Lombardia, il Soccorso Alpino della settima delegazione di Valtellina e Valchiavenna ha organizzato un “campo dimostrativo”, con distribuzione agli sciatori di materiale informativo, per prevenire i rischi legati agli incidenti da valanga.