Più e treni e personale già dal prossimo mese di ottobre: è la prima risposta di Ferrovie dello Stato al “grido d’allarme” lanciato dalla Regione Lombardia sul fronte del trasporto ferroviario, mentre resta sospeso il nodo della governance di Trenord. Ad annunciare le novità per i pendolari lombardi è stato il nuovo ad di Fs Gianfranco Battisti, alla sua prima uscita pubblica dalla nomina, al termine dell’incontro con il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana a Milano, nella sede della giunta regionale.
“Sono soddisfatto che le nostre richieste abbiano avuto una risposta parzialmente positiva”, ha commentato il governatore leghista mentre il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli si dice “orgoglioso” e parla di “svolta per i pendolari”.
In base all’intesa raggiunta tra Fs e Regione, a partire da ottobre a supporto della flotta di Trenord arriveranno 9 treni, mentre altri 25 convogli saranno immessi sulla rete regionale entro il 2019. Si tratta di treni usati che “non saranno tolti ad altre regioni” ma arriveranno da “un’ottimizzazione delle flotte non utilizzate a pieno regime”, ha precisato Battisti, spiegando di essere al lavoro per aggiungerne altri 15 nuovi sempre entro il prossimo anno.
Sempre entro ottobre, inoltre, Fs trasferirà in Lombardia 20 addetti tra macchinisti e personale di bordo, distribuiti su 30 convogli. L’accordo prevede inoltre sinergie fra le sale operative Trenord e Trenitalia, il supporto operativo di Trenitalia nella gestione dell’offerta, interventi sui cicli della manutenzione al fine di migliorare la sicurezza del servizio.
Rinviato, invece, il nodo della governance di Trenord, posseduta al 50% dalla Regione Lombardia (tramite Fnm) e al 50% da Ferrovie (tramite Trenitalia). “La questione – ha affermato Fontana – dovrà essere risolta nei prossimi mesi. Cercheremo di approfondirla per arrivare a una soluzione gradita da entrambe le parti”.