Il celebre dipinto di Caravaggio “Ragazzo morso da un ramarro” sarà ospite della Pinacoteca Civica di Ancona fino all’8 gennaio 2017. L’opera, nel corso degli ultimi due anni è stata esposta a Parigi (Musée Jacquemart-André), a Mosca (Museo Pushkin), a Tokyo (The National Museum of Western Art) e a Madrid (Museo Thyssen Bornemisza). Si tratta di uno dei più emblematici capolavori giovanili di Caravaggio dipinto su tela intorno al 1595, all’inizio del suo periodo romano. Con splendidi dettagli da natura morta e straordinari effetti di luce si evince, quasi come in una istantanea fotografica, il momento un cui il giovane si ritrae improvvisamente per il morso di un ramarro.
Con la curatela di Maria Cristina Bandera e un allestimento progettato dallo Studio Salmoni e Associati la mostra mette in risalto il dipinto di Michelangelo Merisi, insieme al disegno a carboncino della sola figura del fanciullo, del critico Roberto Longhi, che lo firmò e darò nel 1930. Il disegno non solo dimostra l’abilità artistica dello storico, ma ne attesta la perfetta comprensione dell’organizzazione luminosa del dipinto che aveva dinnanzi.
L’esposizione è anche l’occasione per conoscere uno dei protagonisti della cultura italiana del Novecento: lo storico dell’arte Roberto Longhi (Alba 1889 – Firenze 1970), a cui si deve la riscoperta di Caravaggio dopo l’oblio ottocentesco, che acquistò l’opera intorno al 1928, conservandola come il gioiello della sua vasta collezione, nella dimora fiorentina Il Tasso, oggi sede della Fondazione a lui intitolata.