Le Marche si avviano a chiudere un anno di ripresa dei flussi turistici, culminato nel riconoscimento della guida Lonely Planet come top destination 2020, regione al secondo posto di Best in Travel. Nel periodo tra gennaio e ottobre, in base a dati elaborati dall’Osservatorio regionale del turismo, gli arrivi hanno segnato +5,46%, le presenze +5,95%. Nel dettaglio sono cresciuti arrivi e presenze dei turisti italiani (rispettivamente 1,8 milioni, +6,3%, e 8 milioni, +7,79%), mentre gli stranieri hanno segnato un incremento di arrivi (367.971, +1,32%) e un accorciamento del periodo di permanenza (1,6 milioni presenze, -2,45%). Dati, forniti direttamente dalle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, ma sufficienti a far capire che le Marche si stanno lasciando indietro il “drammatico periodo post sisma, con il 70% di cancellazioni e disdette delle prenotazioni nel cratere e il 40% nel resto della regione”, hanno detto Luca Ceriscioli, presidente della Regione e l’assessore al Turismo e Cultura Moreno Pieroni, indicando i risultati positivi delle province più colpite dal terremoto: Macerata, Fermo, Ascoli Piceno.
I dati dimostrano il lavoro fatto con risorse Ue, in particolare sul turismo italiano, mediaticamente “bombardato” per tutto l’anno da spot e iniziative promozionali. Mentre c’è ancora da lavorare sul turismo straniero, in particolare Usa, “per il quale però – ha sottolineato Ceriscioli – è strategico avere un aeroporto che funzioni e in crescita. Ora potremo farcela”. Molto è legato anche al riconoscimento di Lonely Planet, “che da solo vale un anno di promozione” ha rilevato il governatore. Ma il 2020 si gioca anche sulle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Raffaello, sul Giubileo lauretano, sulla nuova campagna promozionale su outdoor e bike con Vincenzo Nibali. A gennaio dovrebbe arrivare in Consiglio regionale la revisione del Testo Unico sul turismo. “Stiamo preparando il programma di lavoro per i prossimi cinque anni”, hanno concluso Ceriscioli e Pieroni.