La Regione ha ufficializzato la nascita della Riserva naturale regionale ‘Bosco Casale’ che trasforma l’Oasi Lipu di Casacalenda (Campobasso) in area protetta.
Il riconoscimento premia il lavoro svolto dalla Lipu nel 25° anniversario dell’inaugurazione della prima oasi naturalistica in Molise. Si tratta di un bosco di 146 ettari gestito in collaborazione con il Comune di Casacalenda, proprietario dell’area, con cui l’associazione prosegue le attività di educazione, sensibilizzazione ambientale, ecoturismo e conservazione, in un’ottica di sviluppo sostenibile.
“La tutela del patrimonio paesaggistico e naturale e la salvaguardia della biodiversità – commenta Nicola Cavaliere, assessore regionale Politiche agricole ed agroalimentari, Programmazione forestale, Sviluppo rurale, Caccia e pesca – rientrano tra le priorità del programma di governo e su tale tesoro intendiamo sviluppare, attraverso questo ulteriore salto di qualità, turismo e occupazione, investendo di più su promozione e infrastrutture per migliorare la dimensione ricettiva e trasformare tale ricchezza in opportunità concreta di sviluppo”.
“Si tratta di un ambito traguardo – dice Carlo Meo, responsabile dell’Oasi – che testimonia la bontà del nostro impegno e l’ininterrotta dedizione a quest’area del Molise”.
Per Aldo Verner, presidente della Lipu, è “un importante obiettivo strategico raggiunto grazie alla collaborazione e alla sinergia tra la nostra Associazione e gli Enti locali”.
“Il Bosco è il nostro legame con il passato e lo stargate verso il futuro – osserva Sabrina Lallitto, sindaco di Casacalenda – è il polmone del territorio e un complesso ecosistema dove moltissime forme di vita interagiscono da sempre. Per questo motivo, dichiararlo Riserva non può che accrescerne il valore, così in ambito locale quanto in ambito nazionale. La Riserva Bosco Casale – conclude – può e deve essere una delle chiavi di ripartenza del nostro territorio e dell’intera regione che sceglie la tutela dell’ambiente come punto di forza per le attività economiche e turistiche”.