Ciaccia: aeroporti e non cattedrali nel deserto

Il viceministro contro lo studio di Unioncamere: il localismo è duro a morire

"Il localismo è duro a morire". Così il viceministro dello Sviluppo Economico, Mario Ciaccia, ha commentato lo studio di Unioncamere sul rischio chiusura di 15 aeroporti commerciali. "Un conto è difendere il localismo che ha mostrato di essere risorsa o di poterla diventare in un certo lasso di tempo con un corretto e serio piano industriale – ha detto Ciaccia – ma laddove questi fondamentali non ci sono ho paura che si vada a perpetuare un problema: da una parte un aeroporto che non è in grado di arrivare ad un equilibrio economico-finanziario, e questo significa un intervento del pubblico attento anche a non diventare aiuto di Stato, dall'altro significa recuperare risorse per fare sviluppo e crescita sul territorio".
Secondo Ciaccia "gli aeroporti non possono essere cattedrali nel deserto, alcuni assomigliano a grandi campi di calcio senza essere collegati a niente; non basta dire vogliamo la concessione, si tratta poi di rendere la struttura parte viva del sistema infrastrutturale", perché, ha concluso "un aeroporto da solo non fa sviluppo economico".

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