Nessun caos bagagli, reclami drasticamente calati, tantomeno ritardi di ore (quando ci sono stati hanno avuto origine europea), anzi un recupero in puntualità. Insomma per gli aeroporti italiani quest'estate è andata più che bene. E Vito Riggio, presidente dell'Enac, può tirare un sospiro di sollievo anche se le incognite restano: la questione dell'aumento delle tariffe aeroportuali sta andando troppo per le lunghe e poi bisogna affrontare il piano degli aeroporti, per risolvere "la frantumazione" con un riordino. Intanto guardando alla stagione estiva, quella del picco di passeggeri per gli scali della Penisola, tutti i numeri sono più che incoraggianti grazie anche al contributo di tutti gli attori coinvolti: dai vettori (particolare apprezzamento per l'Alitalia che ha mostrato performance anche migliori delle grandi compagnie europee), ai gestori aeroportuali (importante l'investimento di Adr per il sistema di smistamento dei bagagli), agli handler, "all'importantissime innovazioni sulle rotte" dell'Enac ha spiegato Riggio al termine della riunione a consuntivo dell'estate sottolineando che "l'Italia ha contribuito ad innalzare il livello europeo".
A luglio e agosto 2010, gli scali di Roma Fiumicino e Milano Malpensa hanno registrato traffico in aumento, rispettivamente, dell'8,6% e dell'8,9% rispetto agli stessi due mesi del 2009. E se "in Europa la media è stata di +6%, noi abbiamo avuto punte vicine al 10% per movimenti e passeggeri", ha spiegato Riggio. Ma una nota dolente c'è: è quella che riguarda i body scanner: "dalla sperimentazione – ha osservato Riggio – non abbiamo avuto buoni risultati perché anziché snellire i tempi con questo sistema ci vuole molto più tempo rispetto alle ispezioni normali".