Lo tsunami delle conseguenze economiche dell’emergenza coronavirus non risparmia Gatwick. Il management ha infatti annunciato il taglio di 600 posti di lavoro, circa un quarto del totale, a causa del tracollo del traffico innescato dalla pandemia e delle incerte previsioni di ripresa.
Gatwick, che durante questa estate ha sperimentato un calo dell’80% dei voli rispetto all’anno scorso, ha sofferto fra l’altro per gli effetti dello stop della flotta di Virgin Atlantic, compagnia a vocazione turistica intercontinentale che nell’aeroporto londinese ha tradizionalmente il suo hub.
Il piano di esuberi si rende necessario per “una ristrutturazione che ci permetterà alla fine di uscire dalla pandemia più forti”, ha detto Stewart Wingate, direttore generale della società che gestisce lo scalo, evocando inoltre negoziati in corso con il governo britannico di Boris Johnson per ottenere “aiuti specifici” nell’emergenza e per concordare regole transitorie “più chiare sui viaggi all’estero” nel prossimo futuro.