Provvedimento su affitti brevi è patrimoniale mascherata?


Il provvedimento previsto in manovra sugli affitti brevi “nonostante la retromarcia, sembra una patrimoniale mascherata su mezzo milione di italiani che affittano un immobile per integrare il reddito”. Lo afferma Gianluca Del Mastro, fondatore di Prestige Boutique Homes ed esperto del settore.

L’imprenditore spiega che “pur annunciando il ritorno all’aliquota del 21 % per la cedolare secca, la norma vale solo per chi affitta direttamente, senza passare da portali o intermediari online”. Una soluzione che Del Mastro definisce “difficilmente attuabile perché i proprietari degli immobili fanno costantemente affidamento sulle piattaforme web per dare visibilità ai loro appartamenti”. A suo dire con il provvedimento “si colpisce chi opera in modo trasparente e contribuisce all’economia del Paese, invece di valorizzare un comparto che genera turismo, lavoro e indotto”.

Secondo le stime dell’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi (Aigab) riportate da Del Mastro, il mercato “vale circa 66 miliardi di euro tra prenotazioni e indotto”. Si tratta di “una risorsa che produce occupazione e sviluppo locale, ma che continua a essere trattata con diffidenza dalle istituzioni”. “Il settore extra-alberghiero – conclude – è un motore dell’economia reale e invece di agevolarlo, lo si penalizza con regole confuse e scelte fiscali miopi. Eppure è proprio qui che si concentra una parte importante del turismo internazionale, quella più dinamica e sostenibile”.

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