"Siamo stanchi di essere l'anello debole della catena e di subire la quotidiana vessazione da parte dei vettori aerei che, per recuperare volumi, pensano di poter tassare le agenzie di viaggi, imponendo oneri senza fondamento". Lo dice Enzo Manunza, responsabile della Commissione Trasporti di Fiavet Nazionale, a seguito dell'ennesima ADM Policy di una compagnia aerea trasmessa nei giorni scorsi alle agenzie, che introduce penali particolarmente onerose per gli adv.
La questione dell'uso improprio dello strumento ADM da parte delle compagnie aeree è già stata affrontata da Fiavet in diverse occasioni, alcune delle quali risolte positivamente, ma il problema si ripresenta periodicamente.
"L'ADM – spiega Manunza – dovrebbe essere usato solo per riscuotere somme o effettuare correzioni in merito alla vendita di biglietti e non per la riscossione di diritti amministrativi. Siamo pronti a contrastare con forza, anche con le azioni legali che dovessero rendersi necessarie, ogni tentativo dei vettori di far ricadere sugli operatori dell'intermediazione responsabilità non loro attribuibili".