Nella prima metà del 2011, tra le destinazioni più richieste da chi prenota in adv ci sono Spagna, Germania e Francia per l'estero e Toscana, Sicilia e Sardegna in Italia. Per i pacchetti acquistati on line è ancora la Spagna in testa alla classifica seguita da Francia e Regno Unito. Lo rileva l'Osservatorio nazionale di Fiavet in collaborazione con l'Isnart, secondo cui le donne si confermano più propense rispetto agli uomini a recarsi in adv (55%) mentre gli uomini acquistano più spesso via web (56,7%). Inoltre se le adv si interfacciano con turisti di tutte le età, le proposte on line richiamano soprattutto una clientela giovane-adulta con un'età media tra i 25 e i 44 anni. Sebbene per casalinghe e pensionati l'adv di fiducia costituisca ancora valido punto di riferimento (28%), aumenta la quota di coloro che utilizzano il web (14%). Lombardia (23,5%)e Lazio (11%) sono infine i due bacini più importanti da cui provengono i vacanzieri che si affidano alle adv.
In tutti i casi – rileva lo studio – non si tratta di contrazioni consistenti che indicherebbero una crisi del settore del'intermediazione, bensì di lievi oscillazioni che sottintendono orientamenti poco chiari al mercato da parte delle piccole imprese. Per questo, occorre ripensare il settore delle adv orientando l'offerta verso aggregazioni di impresa concretizzando così i vantaggi gestionali e di mercato. Nel primo caso si tratterebbe di operare sotto un marchio comune e di sostituirsi in gruppi di acquisto così da abbattere parte dei costi fissi delle imprese. I vantaggi di mercato riguardano la possibilità di sviluppare il settore incoming verso le mete italiane di poter operare con maggiore capacità contrattuale con i buyer internazionali e di conquistare la disponibilità anche di nuove tipologie ricettive nella costruzione dei pacchetti.