Palazzo Chigi: “Una tassa per migliorare i servizi”

Rutelli: “Piagnisteo assurdo per una norma moderna e giusta”

“Un piagnisteo assurdo”. Ecco quello che si sente in giro in merito all’emendamento alla Legge Finanziaria che introduce la possibilità per i comuni di introdurre una tassa di scopo di un massimo di 2 euro (5 euro per le città metropolitane). E’ l’opinione del vice premier con delega al turismo Francesco Rutelli, secondo cui si tratta di una norma “moderna e giusta”. Intanto anche dal dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo di Palazzo Chigi arriva la precisazione che “il nuovo contributo di scopo è una norma equilibrata e innovativa che migliora i servizi ai turisti nelle città più visitate. E’ stata evitata la reintroduzione della vecchia imposta di soggiorno che avrebbe riguardato solo i clienti degli alberghi”. “L’emendamento riconosce una dimensione industriale al settore del turismo – spiega la nota – e per la sua attuazione obbliga le amministrazioni locali alla concertazione con le categorie interessate. Permette infatti ai comuni di prevedere un contributo massimo di 2 euro, fino a 5 per le città metropolitane, ma escludendo che tale onere pesi solo sugli albergatori. Ampliando la platea dei soggetti interessati alla norma, si è assicurato un giusto equilibrio nella risposta da dare alle esigenze ineludibili rappresentate da alcune grandi città d’ arte come Roma, Venezia e Firenze, le sole, in definitiva, che intendono avvalersi di questa possibilità”. “Ora tocca ai Comuni – conclude la nota del dipartimento Turismo – rispettare lo spirito della norma: le nuove risorse devono essere impiegate per far fronte alle esigenze connesse agli interventi di manutenzione urbana, al miglioramento dei servizi ed alla valorizzazione dei centri storici. La Conferenza Stato-Regioni avrà comunque il compito di fare in modo che non si abusi di tale possibilità, definendo dei criteri a livello nazionale”.

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