Aica e Confindustria Alberghi uniscono le forze

Ecco Confindustria Hospitality riunisce oltre 2.550 aziende

Si chiama Confindustria Hospitality, il coordinamento permanente per la condivisione delle politiche associative nato dal protocollo di intesa siglato da Elena David, presidente di Aica (Associazione italiana catene alberghiere), e Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Confindustria Alberghi. Le due associazioni dell'industria alberghiera italiana si sono unite per sviluppare sinergie operative volte al potenziamento del sistema dei servizi e alla realizzazione di azioni di marketing: Confindustria Hospitality metterà a disposizione un'assistenza diretta e capillare in modo da rendere gli iscritti in grado di concorrere alla riduzione dei costi e di intraprendere politiche dinamiche,  adeguate alle nuove realtà del settore turistico e ai nuovi trend di mercato. Complessivamente comprenderà oltre 2.500 aziende che aderiscono a Confindustria, per un totale di 170 mila camere, 70 mila dipendenti per un fatturato che supera i 5 miliardi di euro.

"Alla luce dello stato di crisi – ha spiegato Maria Carmela Colaiacovo, durante la conferenza stampa di presentazione a Roma – anche le associazioni, così come le aziende, si pongono davanti a scelte per fronteggiare le difficoltà e estendere il fatturato: sotto l'importante cappello di Confindustria, uniamo le nostre forze e affrontiamo un settore che è cambiato". Ma Confindustria Hospitality nasce anche con l'intento di un confronto più forte e diretto con le istituzioni: "il decreto sulla classificazione alberghiera introdotto dal ministro – ha osservato Elena David – stabilisce una uniformità di parametri che però non sono stati elaborati sondando le esigenze del consumatore. Noi vogliamo partecipare  alla ideazione delle norme e dare un contributo concreto sull'adozione di criteri che non devono essere relativi alla quantità ma alla qualità dei servizi".

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