Andrea Bonomi va alla conquista di Club Med mettendo sul piatto 790 milioni. Il finanziere italiano, erede di una famiglia dalle fortune che partono nell’immobiliare e lievitano negli anni Sessanta con gli investimenti anche in Borsa, lancerà una controfferta a 21 euro per azione sull’azienda quotata a Parigi. Il premio è del 22% rispetto a quella a 17,5 euro presentata un anno fa dai fondi Ardian e dalla conglomerata cinese Fosun e incagliata per le schermaglie dei piccoli soci. L’operazione verrà portata avanti tramite il veicolo Global Resorts, dove la Investindustrial di Bonomi partecipa per il 90% (per il 18% la Bi Invest della famiglia) e per il 10% da gruppi del settore turistico. Strategic Holdings (Bi Invest) già possiede l’11% del Club Med. Quanto ad Ardian e Fosun, hanno rispettivamente il 9,5% e l’8,9% della società.
L’Opa studiata da Bonomi prevede un investimento di 150 milioni in più rispetto a quelli messi a piano dalla società, con altri 5 mila posti letto e sei villaggi aggiuntivi. Dovrebbe prendere il via il 7 agosto per concludersi l’11 settembre.
“Ai primi di settembre dovremmo sapere se ci danno le azioni del Club Med”, ha detto Bonomi. Partner finanziari nella contro-Opa sono due banche italiane, Intesa e Unicredit, in campo con un finanziamento di 120 milioni ciascuna su un’acquisizione che valuta l’intera Club Med nell’ordine degli 870 milioni. Le prospettive temporali dell’investimento per Investindustrial sono nell’ordine dei 7-10 anni. “Andiamo a fare 25 nuovi villaggi e faremo investimenti di acquisizioni nei paesi tradizionali – ha spiegato l’investitore – perché nei paesi nuovi puoi fare nuovi villaggi, ma in Italia o Spagna è probabile che compri qualcosa di esistente e lo metti a posto”.
Con la mossa di Bonomi, l’Italia torna nel cammino del Club Med: fino a una decina d’anni fa il primo azionista dell’azienda erano gli Agnelli.