venerdì, 29 Marzo 2024

Adv allo stremo, Assoviaggi: 5 interventi per resistere

“Le agenzie di viaggio sono allo stremo. Vogliamo tornare a lavorare, ma dobbiamo avere un sostegno adeguato. Nonostante sia tra i settori in assoluto più colpiti dall’emergenza, per il turismo organizzato si è fatto ancora troppo poco”. Così Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi Confesercenti, commenta la manifestazione delle agenzie di viaggio a Roma. “Noi – dice Rebecchi – abbiamo cinque richieste precise: cinque interventi che, se introdotti, darebbero alle imprese la possibilità di resistere. In primo luogo, chiediamo che il calcolo per l’indennizzo – il famoso articolo 25 del decreto rilancio – venga rivisto per il nostro settore. In particolare, devono essere modificati i parametri: oggi si fa riferimento solo a un mese, aprile, ma non è sufficiente. Occorre fare riferimento almeno a tutto il primo semestre dell’anno”.

“Viste le difficoltà della ripartenza, dobbiamo estendere anche il credito di imposta per gli affitti – almeno fino al 31 dicembre, e i termini per la cassa integrazione. Così come è la norma, possiamo usufruirne solo fino alla fine di questo mese: ma l’attività è ancora pressoché azzerata. Anche il fondo per il turismo organizzato va ampliato: 25 milioni di euro corrispondono ad una dotazione di poco più di 2mila euro ad impresa. È troppo poco: abbiamo chiesto di arrivare almeno a 750 milioni di euro” aggiunge. E conclude: “Dobbiamo mettere mano anche ai voucher. In questo momento, migliaia di contenziosi stanno travolgendo il settore: un disastro. Eppure, i voucher sono uno strumento necessario per evitare il crash del sistema turismo e in particolare alle agenzie di viaggio, che a loro volta ricevono voucher (ad esempio dalle compagnie aeree) e hanno quindi comprensibili difficoltà a rimborsare diversamente i viaggiatori. Noi proponiamo di estenderne la durata da 12 a 18 mesi e, al termine dei 18 mesi, se il voucher non dovesse essere stato utilizzato, permettere di cederlo a terzi o rimborsarlo. Sarebbe una soluzione utile per tutti”.

Parole quelle sui voucher che trovano il consenso da parte di Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Finalmente Assoviaggi si è accorta di quello che noi andiamo dicendo, inascoltati, da mesi, ossia che sarebbero sorti migliaia di contenziosi con gli utenti e che andare contro gli interessi dei loro clienti non sarebbe stato un buon affare per le agenzie. Certo, ora che Antitrust e Commissione Ue sono intervenute, è evidente che l’unica soluzione praticabile, anche per evitare procedure d’infrazione, è quella proposta dalla Commissione europea nella Raccomandazione del 13 maggio 2020, ossia che i voucher devono essere volontari, protetti contro l’insolvenza dell’emittente, cedibili senza costi aggiuntivi, avere un periodo di validità minimo di 12 mesi e, se non riscattati, essere rimborsabili automaticamente al più tardi 14 giorni dopo la fine del periodo di validità”, conclude Dona.

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