L’allarme coronavirus ha provocato finora dei rallentamenti nei flussi turistici verso l’Asia anche se chi aveva già prenotato per gli altri paesi, esclusa la Cina, come Cambogia o Vietnam non ha rinunciato al viaggio. Ma, secondo Astoi, almeno per i prossimi 2 o 4 mesi chi deve organizzare un giro si orienterà verso destinazioni europee, l’Africa, Nord e Sud America.
Il mancato arrivo in Italia dei cinesi non potrà comunque non creare qualche ripercussione economica, conferma Marco Peci, responsabile comunicazione Astoi. “Ma l’Italia è sempre stata molto gettonata dal mercato europeo, nordamericano, russo – ha aggiunto – quindi il turismo continua e anche i cinesi riprenderanno a venire finita questa emergenza”.