“Senza un piano straordinario di intervento governativo le imprese del turismo rischiano di chiudere o fallire in poche settimane”. Lo ha detto la vicepresidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli a margine del tavolo convocato dal ministro Dario Franceschini con gli operatori turistici per trovare delle misure per fronteggiare i gravi danni inferti al turismo dall’ingiustificato allarmismo sul coronavirus.
“Abbiamo chiesto – ha spiegato Lalli – misure straordinarie al Governo attraverso un documento in cui sollecitiamo, tra le tante misure, la possibilità di posticipare di 12 mesi il versamento dei contributi previdenziali e delle imposte dirette e indirette; una moratoria totale sui mutui; una riduzione, per almeno 12 mesi, del 50% dell’Irap e dell’Imu; strumenti agevolati di accesso al credito e strumenti straordinari di gestione del personale. Così come per incentivare il ritorno di turisti stranieri che in questi giorni stanno cancellando le loro prenotazioni si potrebbe valutare la sospensione dell’imposta di soggiorno per tutto il 2020. Proponiamo, inoltre, l’incremento dell’attuale credito d’imposta del 30% per la partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali di settore che si svolgono in Italia o all’estero. Riteniamo altresì fondamentale – conclude Lalli – che venga assicurato un coordinamento centrale soprattutto in tema di comunicazione e che si evitino esternazioni estemporanee di Regioni ed Enti locali”.