mercoledì, 24 Aprile 2024

DL aiuti quarter, An.Bti: risultato storico per trasporto turistico

“Nell’ambito dell’esame in Commissione Bilancio al Senato del ddl n. 345 di conversione in legge del decreto-legge n. 176/2022 in tema di sostegno al settore energetico e di finanza pubblica (dl aiuti-quater), apprezziamo il lavoro sull’iter delle norme che incideranno sul nostro settore. Come fortemente richiesto dall’An.Bti (Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani), nell’audizione in Commissione Bilancio al Senato del 28 novembre 2022, è stata presentata la proposta emendativa in materia di riconoscimento dell’aliquota agevolata delle accise sul gasolio commerciale usato come carburante per le imprese di cui alla legge 11 agosto 2003, n.218”. A dirlo Riccardo Verona, presidente dell’Associazione Nazionale Bus Turistici italiani.
“È una proposta emendativa sulla quale non si può non confluire perché è di sistema e di sostegno alla concorrenzialità turistica del nostro Paese – continua Verona- ed è volto a sanare una distorsione tutta italiana e a ripristinare la competitività delle nostre imprese anche sul tavolo internazionale. Ed è proprio in nome del principio di leale concorrenza che occorre correggere una volta per tutte questa irragionevole disparità di trattamento, a danno del settore del trasporto turistico occasionale di persone, di cui alla legge 218/2003, che va avanti da oltre un decennio e, più precisamente, dall’esclusione di questo settore dal beneficio di aliquote ridotte sulle accise del gasolio previste dalla direttiva 2003/96/CE, recepita in Italia con la modifica del decreto legislativo 26 ottobre 1995 n. 504, recante il testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi. Questo Governo e questa Legislatura conseguirebbero un risultato storico che il settore attende da troppo tempo e che porterebbe finalmente all’armonizzazione delle normative nazionali sulla tassazione con quelle degli altri Stati europei. Le imprese italiane di bus turistici hanno scontato e scontano un deficit concorrenziale con le imprese degli altri grandi Paesi a vocazione turistica e il nostro impegno in questo senso è stato fondamentale a far comprendere la disparità e la necessità di equiparazione a Stati quali Spagna e Francia, ed è questo un tema che va al di là delle coperture finanziarie. Il volano positivo messo in moto dal PIL del turismo cui il settore contribuisce è tale che copre e supera ogni tecnicismo. Siamo le ruote del turismo e chiediamo di poter competere ad ‘armi pari’ con tutte le altre realtà a vocazione turistica”.

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