Dal 25 al 28 aprile a Milano si è svolto il 40° General Meeting Ehma, con focus sul concetto di ‘Reinventing the luxury hotel’. La 3 giorni è stata organizzata dal comitato ospitante, composto da alcuni tra i manager più noti dell'hôtellerie meneghina, tra cui il delegato nazionale Ezio Indiani, General Manager dell'Hotel Principe di Savoia, nonché Alessandra Bragoli dell’Atahotel Expofiera, Francesco Brunetti del The Westin Palace Milan, Antonio Cailotto del Grand Hotel et de Milan e Damiano De Crescenzo di Planetaria Hotels. Durante il Forum Christopher Cowdray, ceo della Dorchester Collection, ha sottolineato come circa il 50% del valore delle transazioni globali sia oggi rappresentato dai beni di lusso.
“La percezione del lusso è cambiata nel tempo, trasformandosi in un fatto sostanzialmente esperienziale. Gli hotel del segmento up-level devono mettersi nelle condizioni di soddisfare tutte le esigenze dei viaggiatori del lusso contemporaneo: dalle generazioni più giovani ai nuovi ricchi provenienti dai mercati emergenti. In tale evoluzione è quindi cruciale riuscire a cambiare per rimanere competitivi, pur mantenendo i legami con le proprie tradizioni. Ma soprattutto bisogna concentrarsi su quelle che sono da sempre le variabili più importante nell'hôtellerie: la professionalità e il calore”, ha spiegato Cowdray.
Del medesimo parere anche Michael C. Sturman, Associate Professor della Cornell School of Hotel Administration, che non ha mancato di evidenziare come la forza del brand e delle risorse umane siano oggi gli asset intangibili più importanti di ogni impresa.
L'appuntamento per il prossimo anno è fissato a Montecarlo, dal 28 al 30 marzo 2014, mentre Ginevra si è già candidata per il General Meeting del 2015.
