Con il meteo che fa le bizze, con Egitto e Turchia tornati in pista dopo le tensioni degli scorsi anni e con i prezzi più convenienti di Spagna, Grecia e Croazia, per la prima volta da cinque anni le previsioni turistiche per l’estate in Italia hanno il segno meno.
Tra giugno e agosto sono attese 205 milioni di presenze, quasi 2 milioni in meno rispetto all’estate 2018 (-0,9%). Il calo coinvolge turisti italiani (-1,1%) e internazionali (-0,8%). A lanciare l’allarme Cst per Assoturismo Confesercenti che ha organizzato a Roma un evento sul turismo dedicato in particolare al tema della legge delega al governo a cui hanno partecipato anche Luca Pastorino, presidente della Commissione turismo e Demanio dell’Anci e Riccardo Zucconi (Fratelli d’Italia) della X Commissione della Camera dei Deputati.
A soffrire sono soprattutto le aree costiere italiane (-1,4%), mentre i risultati migliori questa estate li avranno le imprese ricettive che operano nelle città d’arte/centri minori (-0,4%) e nelle località lacustri, dove si registra una domanda estera in leggerissima crescita (+0,2%). Le aree con le proiezioni meno favorevoli sono il Centro e il Sud/Isole (-1,4%). Più resilienti Nord Est e Nord Ovest.
Alle previsioni non entusiasmanti per la prossima stagione estiva si aggiunge poi un consuntivo della prima parte dell’anno a dir poco deludente: a causa del meteo pazzo, infatti, la stagione primaverile non è mai decollata, e tra gennaio e maggio si è registrato un calo di -1,7 milioni di presenze sul 2018.
“Il turismo italiano è in un momento delicato” commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti. “La spinta propulsiva degli anni scorsi si sta esaurendo e riemergono le problematiche mai risolte del settore, dalle carenze infrastrutturali all’abusivismo. La delega al governo in tema di turismo è un’occasione per portare a casa una riforma mirata alla crescita: servono interventi per individuare e tutelare le figure professionali del turismo, ma anche un contrasto più efficace all’abusivismo ricettivo e un piano per ridurre le tasse sul settore”. “L’Italia – dice Claudio Albonetti, presidente di Asshotel Confesercenti – è il turismo e per questo il governo se ne deve occupare seriamente. In Paese così di ministeri del turismo ce ne vorrebbero due…”.
“Già da qualche anno l’Italia – conferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi – paga la concorrenza di altri paesi esteri che, nel tempo, sono diventati estremamente competitivi sul fronte turistico come Grecia, Spagna e Croazia”.
In controtendenza – secondo la Coldiretti – crescono del 3% le presenze negli oltre 23mila agriturismo italiani. A portare un messaggio positivo anche l’Enit, secondo cui le prenotazioni dei voli di linea nel periodo gennaio-agosto 2019 sono positive. “Nel 2019 avremo dati positivi con un aumento del 3,2% delle prenotazioni. Incrementi a doppia cifra dagli Usa (29,4%) e dalla Cina (20,1%)” spiega Elena Di Raco, responsabile degli studi e ricerche dell’ente.