Federturismo: turismo pronto ad assorbire progetti PNRR non realizzabili in altri settori

Federturismo Confindustria esprime preoccupazione riguardo all’attuale tasso di utilizzo dei fondi destinati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La federazione ritiene che l’industria turistica possa rappresentare una soluzione efficace per impiegare quei fondi che rischiano di non essere utilizzati in altri settori, garantendo un impatto economico immediato e duraturo sul territorio ed è consapevole della necessità di dover utilizzare i fondi in coerenza con la struttura del PNRR, senza la necessità di modificarne la natura.

In particolare, la federazione evidenzia le seguenti aree di intervento:

– Digitalizzazione e innovazione: l’adozione di tecnologie digitali nel settore turistico può migliorare l’efficienza operativa delle imprese, favorire la promozione delle destinazioni e aumentare la competitività a livello internazionale.

– Sostenibilità ambientale: investimenti in infrastrutture verdi, mobilità sostenibile e soluzioni eco-compatibili possono rendere il turismo italiano più rispettoso dell’ambiente e attrattivo per i visitatori consapevoli.

– Formazione e qualificazione: programmi di formazione e aggiornamento professionale per i lavoratori del settore turistico possono innalzare la qualità dei servizi offerti e promuovere l’occupazione di qualità.

Federturismo Confindustria chiede, quindi, al Governo e alle istituzioni competenti di prendere in considerazione la possibilità di riassegnare parte dei fondi PNRR al settore turistico, al fine di sostenere la ripresa e lo sviluppo sostenibile dell’industria e dell’economia italiana nel suo complesso, senza modificare la struttura del Piano di Ripresa e Resilienza. Si dichiara disponibile a collaborare con le autorità per individuare le iniziative più adatte a impiegare i finanziamenti in modo efficace, garantendo un impatto positivo sia a livello locale che nazionale, e assicurando il rispetto degli obiettivi e delle priorità stabilite dal Piano.

editore:

This website uses cookies.