venerdì, 3 Maggio 2024

Fiavet: situazione drammatica, adv e TO in stato di agitazione

L’annuncio a Roma all’Assemblea dei delegati: urge contatto immediato con Bray

Agenti di viaggi e tour operator in stato di agitazione: la protesta è stata decisa all'unanimità dall'assemblea generale della Fiavet, che ha incaricato il presidente e la giunta di prendere urgente contatto con il ministro dei Beni culturali e del turismo, Massimo Bray, per "un esame della drammatica situazione".
L'Assemblea, infatti, convocata per l'approvazione dei bilanci, che sono stati approvati all'unanimità, ha espresso in tutti gli interventi la preoccupazione per il calo, ormai a due cifre, dei flussi turistici interni, parzialmente compensati dagli arrivi stranieri, mentre  l'outgoing registra un decremento significativo, soprattutto per quanto riguarda le partenze delle famiglie italiane.
"Occorre intervenire con la massima urgenza – ha sottolineato Fortunato Giovannoni, presidente Fiavet – sia per aggiornare le regole, anche al fine di coordinarle meglio con quelle delle Regioni, e sia per definire gli investimenti necessari per il rilancio del settore. Purtroppo questo Governo non ha mostrato alcuna sensibilità specifica nella governance del comparto. A parte il ‘declassamento' istituzionale, il Governo ha consegnato al settore ed alle imprese un ministro di grande livello culturale, due sottosegretari autorevoli nelle loro materie, ma non sappiamo chi si occupa realmente di turismo. E' stato delegato tutto all'Enit? E' giusto ed auspicabile che le imprese conoscano i loro interlocutori istituzionali".
"Nel nostro campo – ha aggiunto il presidente d'onore, Giuseppe Cassarà – esistono migliaia di piccole imprese strozzate dal mancato accesso al credito e strangolate dall'altissimo costo del lavoro che, ormai, rappresenta un serio pericolo, non solo per il mantenimento dell'occupazione, ma anche per  la possibile caduta verticale della bilancia dei pagamenti".
La nota dominante dell'Assemblea Fiavet è stata la necessità, ormai non più dilazionabile, di una terapia d'urto concordata con le imprese del settore, senza la quale si andrà senz'altro incontro ad un calo repentino della occupazione e della qualità del prodotto turistico italiano.  

 

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