Dopo balneari e ambulanti anche le guide turistiche potrebbero essere tra le categorie coinvolte dell’uscita dell’Italia dal perimetro della normativa Bolkestein, che prevede la liberalizzazione delle licenze. A lanciare l’allarme è l’associazione GTI – Guide turistiche italiane.
“In una sua recente ultima dichiarazione – spiega Simone Franci, presidente di GTI – per la prima volta il ministro enuncia pubblicamente ciò che molti sospettavano e che GTI-Guide turistiche italiane temeva. Intervenendo a una tavola rotonda tecnica, venerdì scorso, il titolare del dicastero per il Turismo ha annunciato la sua volontà di sottrarre anche le guide alla logica della libera concorrenza ed alla libera circolazione dei servizi. E’ un grave passo indietro – sottolinea – perché è proprio sulla base del principio della concorrenza che si stimolano gli operatori a offrire ai turisti servizi sempre più qualificati. In ogni ambito, le rendite di posizione demotivano i proponenti e abbassano il livello dell’offerta”. Per questo GTI auspica ci sia un ripensamento e se necessario, come già in passato, “agirà con forza e convinzione presso ogni sede competente per evitare questa pericolosa deriva”.
