Assoturismo e Fiavet appaiono fiduciosi in merito alla formazione del nuovo governo Draghi e alle prospettive di rilancio per il settore turistico.
“Sono giorni fondamentali per il futuro dei cittadini e delle imprese italiane – sottolinea il presidente di Assoturismo Confesercenti, Vittorio Messina – che attendono la formazione del nuovo governo Draghi, un esecutivo di stabilità per traghettare finalmente il Paese dalla crisi al rilancio. Auspichiamo che, attraverso la più ampia partecipazione delle forze politiche, sociali ed economiche, la nostra economia possa ritrovare al più presto la strada della crescita e che in questo percorso di ripresa il turismo abbia finalmente la centralità che merita. La pandemia – prosegue Messina – ha inferto un colpo durissimo al comparto, il peggiore della storia, proprio per questo è necessario organizzare una poderosa campagna vaccinale per garantire la salute pubblica e la ripresa economica. Ci aspettiamo, quanto prima, dal nuovo Governo provvedimenti specifici, certi e veloci, in aiuto alle imprese del turismo che sono oramai allo stremo. Il nuovo esecutivo avrà a disposizione un grande strumento come quello del Recovery Plan, ora è fondamentale non disperdere queste risorse vitali, attraverso una pianificazione strategica che aiuti il nostro sistema economico a ripartire con vigore. Noi imprenditori del turismo – conclude il presidente – abbiamo bisogno di ritrovare la fiducia, abbiamo alle spalle già molti, troppi, mesi di sopravvivenza e ancora non vediamo con sicurezza l’uscita dalla crisi: per questo chiediamo interventi fortemente mirati ed un ministero ad hoc che restituisca, finalmente, la dignità e il giusto merito al nostro comparto, vogliamo svolgere un ruolo di primo piano in questo processo storico di ripartenza e, proprio per questo, garantiremo al Governo la nostra più ampia collaborazione”.
“Apprendiamo dalle consultazioni in atto che il futuro premier Mario Draghi pone il turismo ‘al centro della ripartenza nazionale’ – aggiunge Ivana Jelinic, presidente di Fiavet nazionale -. Mi auguro che questo sia una prospettiva realistica per un settore trainante per l’Italia che occupava, prima di questo crollo verticale avuto con la pandemia, il 13% del nostro Pil. Un settore totalmente fermo, in cui sono coinvolti, anche per indotto, moltissimi lavoratori. Fiavet ha bisogno di veder ripartire il turismo, un comparto che non delocalizza, che fa crescere con sviluppo sostenibile il Paese e ne preserva la cultura e il patrimonio. Ringrazio fin da ora quindi il futuro premier per aver compreso l’importanza del dare valore a questo comparto produttivo”.
Soddisfazione è stata espressa anche da Massimo Caputi, presidente Confindustria -Federterme: “le dichiarazioni sul turismo di Mario Draghi, prossimo premier, dimostrano, finalmente, una forte sensibilità verso il settore. Dopo più di anno di pandemia, che non esaurirà gli effetti prima del 2023, gli operatori del turismo e dei settori connessi sono stremati e invocano ristori che, dato l’elevato numero di aziende in crisi totale e a zero ricavi, si trasformerebbero in piccole mance senza prospettiva e in una mera illusione di breve periodo. Il turismo, oltre ad essere un grande mercato, genera domanda anche per molte altre filiere ed è un pilastro della nostra economia. Come già accade in altri Paesi Europei, anche in Italia si deve varare per il turismo una strategia e puntare su pochi strumenti ma ben chiari: occupazione ed investimenti con una governance mirata e concentrata. La cassa integrazione va assolutamente sostituita con strumenti più adeguati, come il potenziamento e la semplificazione mirata al turismo del Fondo Nuove Competenze. Inoltre, il Bond Turismo ventennale, strumento di lungo periodo che consente gli investimenti, non è più rinviabile”.