In occasione dello storico incontro tra il premier Giuseppe Conte e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Lamberto Tacoli, numero uno di Nautica Italiana, ha scritto una lettera aperta al presidente del consiglio “per condividere un appello a proteggere l’export della nautica italiana, che riguarda centinaia di milioni di euro di imbarcazioni da diporto, componentistica ed accessori, prodotti da aziende italiane e commercializzati negli Usa”.
“Purtroppo – continua la lettera – le notizie riguardanti l’applicazione di possibili dazi, che in questo momento vedono contrapposte Usa ed Europa, hanno messo in allarme i mercati, le aziende, e i distributori, da una sponda all’altra dell’oceano, turbando un delicato equilibrio che si sta ricreando dopo anni di crisi profonda. val la pena ricordare che le aziende italiane produttrici di yacht sono in assoluto leader mondiali, ed esportano mediamente il 90% della loro produzione. Il mercato Usa rappresenta circa il 45% del valore di tale export.
Parliamo di un comparto, quello nautico, che solamente in Italia genera un volume d’affari di oltre 4 miliardi di euro compreso l’indotto, che imprime un effetto volano non solo sulle coste ma sull’intero territorio nazionale, occupando, tra addetti interni ed esterni, della fornitura e della sub-fornitura, oltre 70mila unità lavorative.
Se i dazi al momento minacciati dovessero effettivamente applicarsi anche nei confronti delle importazioni nautiche dall’Europa, ciò recherebbe un danno incalcolabile non solo all’industria nautica italiana, ma anche alla filiera Usa, se consideriamo che gran parte della rete distributiva commerciale e dei siti dedicati ai servizi e all’assistenza negli Stati Uniti, sono gestiti da imprenditori e addetti americani. In tal senso – conclude la lettera – auspichiamo che la sensibilità del Governo da Lei presieduto abbia a cuore anche le sorti del nostro settore”.