Sarà destinato alla tavola un 1/3 della spesa turistica dell’estate 2022 che fa segnare il prepotente ritorno della convivialità con il superamento delle restrizioni anti Covid. Lo afferma la Coldiretti secondo cui il cibo si appresta a diventare la voce più importante del budget della vacanza estiva in Italia.
Il consumo di pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche l’acquisto di souvenir o specialità enogastronomiche è per molti turisti – sottolinea la Coldiretti – la principale motivazione del viaggio in un Paese come l’Italia che è l’unico al mondo che può contare sui primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare.
Alla base del successo del Made in Italy – evidenzia la Coldiretti – c’è un’agricoltura che è diventata la più green d’Europa con la leadership Ue nel biologico con 80mila operatori, il maggior numero di specialità Dop/Igp/Stg riconosciute (316), 526 vini Dop/Igp e 5.333 prodotti alimentari tradizionali e con la rete Campagna Amica per la vendita diretta degli agricoltori. Una tendenza che accanto alle destinazioni turistiche più gettonate sta favorendo la conoscenza dei piccoli borghi dove nasce il 92% delle produzioni tipiche nazionali secondo l’indagine Coldiretti/Symbola, una ricchezza conservata nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture storiche.
A garantire l’ospitalità nei piccoli centri è soprattutto secondo Terranostra – rileva Coldiretti – una rete composta da 25mila strutture agrituristiche spesso situate in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.