Ryanair nega i rimborsi ai passeggeri delle aree rosse e arancioni?

Si apre un nuovo caso sul fronte dei rimborsi per i biglietti aerei. L’entrata in vigore dell’ultimo Dpcm, con la divisione dell’Italia in aree a seconda della gravità della situazione, sta infatti creando problemi ai passeggeri, in particolare quelli Ryanair.
“Stiamo ricevendo segnalazioni – spiega Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici – da cittadini delle aree rosse e arancioni, dove gli spostamenti da una Regione all’altra sono vietati. Nonostante il Dpcm, Ryanair sta negando il rimborso a chi non può più partire. È un abuso, perché siamo di fronte ad un caso di impossibilità sopravvenuta. Abbiamo già inviato una prima comunicazione alla compagnia affinché cambi rotta, tutelando i diritti dei passeggeri”.

Tra i casi trattati dall’associazione Codici, c’è quello di un consumatore che aveva acquistato un volo per oggi, primo giorno dell’entrata in vigore del novo dpcm, dalla Puglia alla Lombardia. “Alla luce dell’ultimo Dpcm – dice Stefano Gallotta, responsabile Trasporti e Turismo di Codici – non può più partire e così ha contattato Ryanair. La compagnia ha risposto che il volo non è cancellato, quindi o parte o perde i soldi. Non è un comportamento corretto. Le compagnie aeree non possono ignorare le conseguenze delle nuove misure per il contrasto e il contenimento dell’emergenza da Covid-19, scaricando tutto sui consumatori. Il divieto di ogni spostamento in entrata e uscita dalla propria Regione per le aree rosse e arancioni significa che ai passeggeri è inibita la fruizione del biglietto. Per questo motivo i contratti di viaggi devono intendersi risolti per sopravvenuta impossibilità della prestazione. Non si può far finta di nulla, come Ryanair, a cui chiediamo il rimborso integrale dei passeggeri costretti a rinunciare al volo a causa dell’ultimo Dpcm”.

I cittadini che si trovano nelle aree rosse o arancioni e sono costretti a rinunciare ad un volo a causa delle disposizioni contenute nell’ultimo Dpcm possono rivolgersi a Codici, scrivendo a segreteria.sportello@codici.org oppure telefonando allo 06.55.71.996.

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