venerdì, 22 Novembre 2024

Artbonus, 5 mln solo a gennaio. Franceschini: il boom nel 2016

“Il 2016 sarà l’anno boom dell’art bonus”. Ne è sicuro il ministro di beni culturali e turismo, Dario Franceschini, commentando il traguardo dei 62 milioni di donazioni, circa 450 enti registrati e oltre 2000 mecenati, con 5 milioni di euro donati solo nell’ultimo mese, nel corso del convegno ‘Chiamata alle arti! Mecenatismo ed imprese: un investimento strategico’, promosso da Arcus, Federmanager e Vises Onlus con il Polo museale Lazio-Mibact.

Il 2015 si era chiuso con 57 milioni di erogazioni liberali, da parte di oltre 1400 mecenati, 388 enti e 250 comuni registrati sul portale dell’Art Bonus. “Quello che colpisce è l’incremento dei mecenati – dice il direttore generale di Arcus, Ettore Pietrabassa – Solo a metà gennaio eravamo a 1450. Ieri abbiamo toccato quota 2009”. A oggi, dunque, sono circa 500 gli interventi in elaborazione e oltre 400 le iniziative già cantierate, la maggior parte delle quali per restauri.

Dei 2000 mecenati, poi, 1300 sono persone fisiche, ovvero privati cittadini che intervengono in difesa del patrimonio culturale comune. Il 61% dei 62 milioni donati vengono invece dalle imprese e dei 450 enti iscritti come beneficiari, il 60% è composto da Comuni.

Tra le regioni più “generose”, la Lombardia è in testa con oltre 22 milioni di euro donati. Una parte significativa va al Teatro alla Scala che, come tutte le fondazioni liriche sinfoniche, è già avvezza a operazioni di crowfunding. A seguire, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Lazio.

“Sono risultati in crescita costante – aggiunge Franceschini –  adesso quello che ci aspettiamo è il protagonismo delle grandi aziende che finalmente possono usufruire, in modo stabile e con semplicità, dell’incentivo fiscale più alto d’Europa”.

 

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