venerdì, 29 Marzo 2024

Da Mibact 960 mila euro per monumenti della Grande Guerra

“960 mila euro in arrivo per finanziare il restauro delle prime 20 opere del progetto Cento Monumenti della Grande Guerra. Da nord a sud, in tutta Italia, per non dimenticare”. È quanto ha annunciato Dario Fanceschini, ministro dei beni culturali e turismo, durante il convegno ‘Tutela e valorizzazione del patrimonio storico della prima guerra mondiale’.  

“Bisogna leggere la Storia non solo per non dimenticare, ma per meglio comprendere il presente”, ha detto  Franceschini, citando ad esempio ‘la rabbia dei contadini’, partiti per il fronte dietro la promessa di terra da coltivare, ‘che fu una benzina enorme per gli estremismi dilagati nel primo dopoguerra. La Grande guerra – ha aggiunto – più di altri conflitti ci ha lasciato tracce visibili di memoria, a volte conservate dalla natura, che oggi è doveroso recuperare”.

“Non c’è piccolo comune in Italia – ha proseguito – che non abbia un monumento ai caduti. Il finanziamento di 960 mila concordato tra  Mibact e Presidenza del consiglio permetterà interventi importanti su 20 prime opere del progetto Cento Monumenti della Grande Guerra. Una lista definitiva ancora non è stata stilata, ma in lizza ci sono anche il Faro della Vittoria di Trieste, i Monumenti ai caduti di Treviso, Calceranica (TN), Palermo, Vercelli, Lanciano (CH), Viggiano (PZ), Nola (NA), Offida (AP), Forlì nel Sannio (IS), Carbonara (BA), Carbonara-Iglesias, Rossano Calabro (CS), Cento (FE), Fontanellato (PR), Saludecio (RN), Terracina (LT), Castelnuovo Berardenga (SI), Monte Castello Vibio (PG).

E poi il Monumento ai caduti di San Vincenzo Alto a Genova, quello in Piazza Maresciallo Giardino a Roma e la Quercia delle anime ad Appiano Gentile (CO). Ora – ha concluso Franceschini – stiamo lavorando con il Ministero per trovare le risorse per tutto il progetto e anche per i luoghi della prima guerra mondiale, dalle trincee, il fronte e tutte le tracce che sono rimaste a testimonianza. Conservarli non ha solo un valore storico, ma anche educativo”.

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