Le cinque città selezionate per la fase finale di ‘Capitale europea 2019’ che non sono risultate vincitrici ma che sono state nominate dal ministro Dario Franceschini ‘Capitali italiane per la Cultura 2015’ riceveranno uno stanziamento complessivo di 5 milioni. Dunque ogni città (Lecce, Cagliari, Siena, Perugia, Ravenna) riceverà un milione di euro da investire in infrastrutture e attività, consentendo così ai Comuni di realizzare le iniziative messe in cantiere. L’annuncio è stato dato dal vicepresidente vicario dell’Anci e sindaco di Lecce Paolo Perrone, al termine del Tavolo permanente su Cultura e Turismo svoltosi nella sede del Mibact a Roma.
“Inoltre – ha aggiunto Perrone – ci è stata confermata l’istituzione di un fondo di 3 milioni di euro per attività culturali da realizzare nelle periferie, così da iniziare il rilancio e il ripristino del tessuto sociale dell’hinterland urbano; mentre sul progetto di creazione dei poli museali cittadini che mettono insieme musei statali e comunali a breve partirà una sperimentazione nelle città di Torino, Firenze, Bologna, Modena, Ferrara, Parma, Assisi, Perugia e Bari”.
Problematico invece il nodo sulle risorse per il cosiddetto Decreto Destinazione Italia, per il quale era previsto un fondo di 500 milioni per progetti culturali e di rilancio del turismo nei Comuni. “Ad oggi, purtroppo – sottolinea il vicepresidente vicario dell’Anci – pur essendo tutto pronto dal punto di vista burocratico, manca ancora la copertura finanziaria”. Attesa che riguarda anche una norma prevista dal decreto Art bonus, che avrebbe dovuto prevedere la possibilità di finanziare progetti delle città che hanno concorso a Capitale europea della Cultura: “Anche in questo caso – ha concluso Perrone – attendiamo delle risposte”.