Nuovi musei autonomi, nuove soprintendenze territoriali, una soprintendenza del mare. E anche nuove direzioni generali, una alla sicurezza del patrimonio, l’altra alla creatività contemporanea. Sono alcune delle novità previste dal decreto di riorganizzazione del Mibact, appena approvato dal cdm, che il ministro Dario Franceschini ha presentato ieri alla stampa.
In particolare: tornano autonomi il parco dell’Appia Antica e l’Accademia di Firenze. Sei nuove Soprintendenze, tra cui l’Etruria meridionale poi in Lombardia, Liguria, Marche, Abruzzo, Lazio e Calabria. Istituita la Soprintendenza del mare (Taranto). In tutto i nuovi musei autonomi sono sette, diffusi un po’ in tutta Italia, ma con una decisa preponderanza del centro sud: dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna al duo Vittoriano-Palazzo Venezia a Roma, dal Museo Nazionale d’Abruzzo al Museo archeologico Nazionale di Cagliari, dal Palazzo Reale di Napoli al Museo Nazionale di Matera, fino al Parco Archeologico di Sibari. Ripristinate le Soprintendenze Archivistiche di Umbria e Basilicata.
Tra le novità anche la Direzione generale per la salvaguardia del patrimonio, di fatto il primo passo per una protezione civile per i Beni culturali e per un inquadramento dei caschi blu della cultura. Ma anche l’Istituto per la digitalizzazione del patrimonio, la cosiddetta Digital Library, che il ministro definisce “una vera grande sfida e un investimento per il futuro”.
Nuova autonomia anche agli istituti centrali del Mibact, a partire dall’Archivio di Stato al quale viene conferita maggiore importanza. Scelta simbolica per la Biblioteca dei Girolamini di Napoli che diventa Biblioteca Nazionale.
A livello centrale viene rafforzata la Direzione Generale Creatività contemporanea che si occuperà di rigenerazione urbana, periferie, industrie culturali e creative, fotografia, design, moda.
“Non fu una controriforma quella del mio predecessore Alberto Bonisoli, che anzi ringrazio per tante buone idee come quella di una direzione generale per l’attenzione alla creatività che il Cdm ha approvato ieri sera”, dice il ministro sollecitato dai cronisti.
Franceschini mette quindi le mani avanti sul nuovo dpcm di riorganizzazione del dicastero di via del Collegio romano che si
accompagna al rientro del turismo che il precedente governo aveva voluto legato all’agricoltura. E ribadisce: “Questo è un
atto di organizzazione interna che avviene in continuità con i precedenti. Abbiamo anche messo a punto delle cose della riforma
fatta nel 2014, per esempio riequilibrando la presenza delle soprintendenze sui territori. Di fatto una nuova tappa del
disegno di razionalizzazione”. Quanto alla messa a regime delle novità, sottolinea Franceschini, “i tempi sono immediati. A gennaio ci saranno i decreti attuativi e gli interpelli interni ed esterni per i nuovi ruoli previsti dal decreto”.
Infine, è stato ripristinato e rafforzato al ministero la Direzione Generale Turismo che curerà i rapporti con le Regioni e attuerà il Piano Strategico del Turismo.