venerdì, 22 Novembre 2024

Mega multe ai vandali dell’arte per riparare i danni: ok del Cdm

Nuove misure per perseguire gli eco-attivisti che negli ultimi tempi si sono fatti notare anche in Italia con flash mob che hanno preso di mira, imbrattandole, opere d’arte. E,  più in generale, per sanzionare chiunque, dai tifosi ai turisti maleducati, ad esempio arrampicandosi sui monumenti o tuffandosi nelle fontane, compia atti che compromettano o vandalizzino beni culturali. E’ successo di recente con la fontana della Barcaccia di piazza di Spagna a Roma, già presa d’assalto nel 2015 dai tifosi del Feyenoord, alla facciata del Senato, a Firenze a Palazzo Vecchio e ancora prima con gli atti dimostrativi sulla Primavera di Botticelli agli Uffizi o sulle balaustre della Cappella degli Scrovegni.

Dunque, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge dal titolo “Disposizioni sanzionatorie in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici” proposto dal ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, che introduce delle mega-multe, da un minimo di 10mila fino a 60 mila euro, per gli “imbrattatori” e, soprattutto, prevede che i proventi di queste sanzioni possano essere usati dal Mic per riparare i danni causati da questi atti “vandalici”.

“Gli attacchi ai monumenti e ai siti artistici – ha detto il ministro – producono danni economici alla collettività. Per ripulire occorrono l’intervento di personale altamente specializzato e l’utilizzo di macchinari molto costosi. Chi compie questi atti deve assumersi la responsabilità anche patrimoniale”.

 

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