lunedì, 6 Maggio 2024

Unesco/2, Galan: Italia conferma primato mondiale con 47 siti

Ma dalla Penisola ancora tante e nuove candidature: dalla pizza all’alpinismo al Rione Sanità

"Con le iscrizioni nella lista Unesco dei siti dell'Italia longobarda e dei siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino l'Italia vede confermato un indiscusso primato, dovuto ad un patrimonio culturale e paesaggistico ricco e diffuso, frutto della millenaria interazione tra uomo e natura sul nostro territorio". Lo dice il ministro dei beni culturali Giancarlo Galan che commenta così l'iscrizione nella lista del Patrimonio dell'Umanità annunciata in questi giorni dall'Unesco dei sette luoghi di potere dei Longobardi e dei 111 siti preistorici palafitticoli dell'arco alpino. "Ora – conclude Galan – è nostro dovere adoperarci per far sì che il coronamento di questo lavoro sia il punto di partenza per restituire visibilità a questo patrimonio". 
In ogni caso, entrare nell'esclusivo "club" dei beni considerati dall'Unesco Patrimonio mondiale dell'umanità anima molte speranze italiane. C'é chi per ora è 'sospeso', cioè ha ricevuto un "no" in attesa di nuove istruttorie, come il Palio di Siena o le Cave di Marmo di Carrara, e chi ancora attende una risposta. Solo nel'ultimo anno le proposte sono state tante e diverse tra loro, soprattutto per i "beni immateriali". Così hanno formulato una candidatura l'alpinismo in quanto tale – la proposta è di Courmayeur e di Chamonix – per "l'apporto dato all'arricchimento della cultura e della società", o l' "arte tradizionale dei pizzaioli napoletani" e "la pratica della coltivazione della vite ad alberello dell'isola di Pantelleria".
Diverse candidature riguardano invece produzioni tipiche: il tartufo bianco di Asti oppure le colline viticole di Langhe, Roero e Monferrato. Infine reperti archeologici come le antiche navi  romane scoperte a Pisa ed un intero quartiere: il Rione Sanità di Napoli che potrebbe aggiungersi all'intero centro storico della città già individuato come "patrimonio".

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