Uvet: conflitti incidono su viaggi affari, ma prospettive sono buone
28 Novembre 2025, 12:23
“Sicuramente i conflitti geopolitici incidono sul settore di viaggi d’affari, ma le prospettive per il prossimo anno sono positive”. A dirlo è Luca Patanè, presidente del gruppo Uvet, a margine del BizTravel Forum 2025 a Milano. “Le guerre hanno sicuramente frenato lo sviluppo del nostro settore, ma il rimbalzo del Covid è finito nel 2024 e adesso quello che c’è si costruirà passo dopo passo nei prossimi anni, poi vedremo”, ha aggiunto.
Il Business Travel Trend, indice mensile sui dati del Business Travel in Italia realizzato con il Centro Studi Promotor (Csp) attraverso un campione rappresentativo delle più importanti aziende che operano in diversi settori dell’economia italiana indica a ottobre un valore pari a 115, il miglior dato mensile degli ultimi 5 anni, in crescita sia rispetto a settembre 2025 (108) sia rispetto a ottobre 2024 (101).
Nel periodo gennaio-ottobre è passato a 105, un valore superiore a quello registrato nello stesso periodo del 2024 (ovvero 97). Anche il numero di transazioni medie nei dieci mesi gennaio-ottobre 2025 ha fatto registrare un valore di 99, quindi sugli stessi livelli del 2023 e in crescita rispetto allo stesso periodo del 2024.
I dazi hanno frenato nell’immediato la crescita del settore, che poi ha registrato un immediato rimbalzo. “Il segmento è stato bloccato dall’annuncio dei dazi, ma poi lentamente la crescita è tornata e si è registrato un autunno buono. Noi siamo cresciuti nel 10%, sia a livello di valori che di viaggi”, ha concluso Patanè.
Tra gli altri dati dell’indice, la spesa media complessiva ha fatto registrare nel periodo un valore di 106, in calo rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2024 (ovvero 125). I dati positivi di ottobre fanno prevedere un terzo trimestre del 2025 e quindi una chiusura d’anno positiva per il settore del business travel in Italia, segnala lo studio.