mercoledì, 20 Novembre 2024

Alitalia, Fs prepara l’offerta vincolante. Ancora da sciogliere dubbi su partner e nodo prestito

Le Ferrovie dello Stato sonno pronte a presentare l’offerta vincolante per Alitalia. La società riunirà tra oggi e domani il CdA per decidere sulla proposta di acquisto della compagnia aerea. Il 31 ottobre è il termine per la procedura di vendita e il Governo ha assicurato che la scadenza verrà rispettata. Dopodiché si aprirà la fase più delicata, ovvero la definizione di tutta l’operazione, con l’ingresso del partner industriale internazionale.

Le Fs hanno presentato una manifestazione di interesse non vincolante che ha permesso l’accesso alla ‘data room’. Il gruppo ferroviario è stato tirato in ballo per un ruolo ‘finanziario’ dal vicepremier Luigi Di Maio che ha preso in mano il dossier delineando la soluzione del Governo giallo-verde per il rilancio dell’ex compagnia di bandiera: una newco dotata di almeno 2 miliardi con il Mef, le Fs e un partner internazionale, e l’aiuto di Cdp per il rinnovo della flotta.
Ora l’arrivo dell’offerta vincolante di Fs, dovrebbe permettere al Governo di rispettare le scadenze e la promesse di un ritorno dello Stato nell’ex compagnia di bandiera.
Ancora incerto, invece, il partner internazionale che permetterà di definire le diverse quote nella compagine azionaria. C’è poi la conversione di parte del prestito ponte in equity, come indicato sempre da Di Maio, che vorrebbe una presenza del Mef intorno al 15% sul modello francese.
Intanto il ministro del Tesoro Giovanni Tria continua le consultazioni con Bruxelles affinché tutto sia in linea con le norme Ue: la priorità, per Tria è la restituzione del prestito sul quale è aperta un’indagine dell’Ue; c’è poi la necessità che il piano industriale rispetti le regole europee prevedendo l’ingresso di privati; infine, va evitata la liquidazione della compagnia con i suoi 14 mila dipendenti. I lavoratori sono al centro anche della trattativa per il rinnovo della cigs (l’azienda ha chiesto la proroga per altri 5 mesi fino al 23 marzo per 1.570 dipendenti): oggi è in programma al Ministero del lavoro un incontro tra azienda e sindacati, ma dopo le distanze registrate negli incontri dei giorni scorsi in azienda, non è detto che la riunione sia risolutiva.

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