Alitalia, Gubitosi: ok 600 mln ma serve socio. Soluzioni non indolori su personale

“Sono sicuro che può esserci qualcuno interessato”. Lo ha detto Luigi Gubitosi, il commissario straordinario di Alitalia, sottolineando che, “una volta depurata da una serie di elementi negativi, la compagnia tornerà competitiva. L’obiettivo non è lo spezzatino ma valorizzare la società e questo passa per un rilancio industriale”.

Per Gubitosi è necessario avere un ‘partner industriale’. Si parte dai 600 milioni di prestito che per 6 mesi saranno in grado di assicurare un certo margine. Sul personale per ora la questione è rinviata, ma la soluzione non sarà indolore.
Intanto, Gubitosi è già a lavoro per la rinegoziazione dei contratti per il carburante, su cui si possono ottenere risparmi.
“La stima è 128 milioni a cui si potrebbero aggiungere altri 90 milioni l’anno da recuperare sul leasing. Di certo – ha ammesso – si poteva fare meglio rispetto a quanto fatto dall’ ex management. Ora si volta pagina e tra 15 giorni uscirà il bando e si vedrà quali saranno le manifestazioni di interesse. Per il momento non c’è stato alcun contatto, ma il tempo a disposizione, dal via al commissariamento, si conta ancora in ore”.
Sulla questione delle Ferrovie, Gubitosi le vede complementari e non concorrenti. “Facciamo due mestieri diversi – ha detto – e adesso sarebbe utile in un’ottica nazionale che collaborassimo, ma sul discorso dell’azionariato non mi pronuncio”. Inoltre, il commissario ha risposto con un no all’ipotesi di far tornare pubblica la compagnia. “Adesso è urgente rivedere contratto per contratto e cercare di rendere tutto il più conveniente possibile, quanto al personale il referendum ha creato un po’ di scompiglio”, ha spiegato ricordando che a fine maggio c’è il rinnovo delle regole sul rapporto di lavoro.
I sindacati sono interessati a riaprire il dialogo. “Siamo disponibili a discuterne”, ha detto Carmelo Barbagallo,segretario generale della Uil.La Fit Cisl punta, invece, il dito contro “la concorrenza sleale operata dai vettori stranieri low-cost come Ryanair”. Una questione su cui Gubitosi vuole trasparenza.

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